Sono a Cardiff, a una conferenza internazionale sui diritti umani. Mi hanno invitato a parlare come Direttore Esecutivo di Parks sulle discriminazioni nei confronti delle persone GLBT sui luoghi di lavoro – lo farò domani – e mi hanno chiesto in aggiunta di partecipare a un panel di discussione sui principi di Yogyakarta. Da noi in Italia nessuno sa cosa sono (e infatti li hanno tradotti in una ventina di lingue ma non l’italiano), ma gli “Yogyakarta Principles” sono la carta fondamentale dei diritti umani delle persone GLBT, una cosa di altissimo livello sulla quale si sta combattendo una battaglia epocale alle Nazioni Unite. Una cosa serissima.
E uno che deve dire dell’Italia? Che l’Italia se ne frega bellamente almeno, a voler essere generosi, dei principi numero 2 (Diritto all’uguaglianza e alla non discriminazione), numero 3 (Diritto al riconoscimento davanti alla legge), numero 5 (Diritto alla sicurezza della persona), numero 12 (Diritto al lavoro), numero 18 (Protezione da abusi medici), numero 23 (Diritto a richiedere asilo), numero 24 (Diritto a crearsi una famiglia), numero 27 (Diritto di promuovere i diritti umani), numero 28 (Diritto ad ottenere la riparazione del danno), numero 29 (Responsabilità di chi viola i diritti umani)? Cercando di non sparare troppo sulla croce rossa, è esattamente quello che ho fatto.
Poi dopo di me ha parlato un avvocato iraniano, uno di quelli che a rischio della propria vita difende le persone GLBT dalla forca, e mi sono fatto piccolo piccolo. Dice un vecchio adagio che “per ogni mangiatore di lupini, c’è un mangiatore di scorze di lupini”.
Una risposta a “I principi di Yogyakarta”
I principi di Yogyakarta se si interpretano così come sono, sono a favore non solo dell’omosessualità, ma di qualsiasi forma di deviazione sessuale compresa la pedofilia. Il che significa che se questi principi vengono applicati vanno a proteggere anche i pedofili. Signor Sclafarotto, altro che diritti fondamentali. Questo è un crimine all’umanità. Cosa dice la sua coscienza???? Se li studi meglio quei principi e mi darà ragione. Lo faccia per il bene dell’umanità.