Più ancora di Berlusconi quello che preoccupa è che ci siano alcune centinaia di parlamentari, del PdL e della Lega, che riescono a convivere con la responsabilità di tenere in piedi questa situazione devastante per il paese. L’immagine internazionale dell’Italia è a pezzi, la credibilità del paese e della sua capacità di fare riforme serie per tirarsi fuori dalla crisi è pari a zero: sono a Londra per qualche giorno per lavoro e non riesco a cominciare nessuna riunione senza un pistolotto di spiegazione su quello che sta succedendo da noi. Leggo i giornali italiani e fanno impressione: ieri 10 pagine su figa-culo-tette su Repubblica e poi “Berlusconi incontra Saccomanni” (di giorno e in presenza di testimoni, si spera). Allora mi chiedo: ma è mai possibile, anche solo statisticamente, che non ci siano 20 o 30 parlamentari della destra pronti a mettere da parte per pochi minuti i propri interessi personali e staccare la spina? Possibile che non ci sia un gruppo, non dico di eroi e patrioti ma almeno di persone mediamente diligenti, che si renda conto che questa situazione è ormai assolutamente insostenibile e che ci stiamo giocando il Paese? Il “non mollo” berlusconiano sarà una responsabilità storica non solo per i grandi leader ma anche per i peones che lo hanno consentito e reso possibile.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “La responsabilità dei peones”
Perchè dovrebbero farlo?!!? finchè resta in piedi questo circo loro continuano a percepire 13.000 euro al mese… e chissà cos’altro…
[…] di buona volontà” del PdL, chiedendosi con altre parole quello che mi chiedevo io su questo blog un paio di giorni fa: “ma è mai possibile, anche solo statisticamente, che non ci siano 20 o 30 parlamentari […]