Il Presidente Napolitano ha graziato un padre che quattro anni fa uccise per disperazione il figlio autistico. Il giudice che lo condannò tenne in grande considerazione la situazione in cui si trovava quella famiglia (tanto da avere oggi problemi col CSM che lo accusa oggi “di troppa partecipazione, troppo afflato, troppa partecipazione umana”) scrivendo nella motivazione con la quale condannò il padre: «In quale modo si tutela l’integrità delle famiglie che da questo male vengono travolte? La risposta, triste e disarmante, è purtroppo quella che implica l’assenza: nulla» e poi: «Un caso di scuola in cui la società stessa prepara il delitto… fra omissioni, incoerenze e fraintendimenti del servizio socio-sanitario in materia di salute che generano gravi compromissioni del diritto fondamentale previsto dalla Costituzione». Ci si riempie tanto la bocca della tutela della famiglia al fine di negare diritti ad altri, ma la verità è che l’assenza dello Stato – soprattutto nei confronti delle famiglie in cui ci sono problemi – è un macigno da rimuovere subito.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.