Per la seconda volta in pochi giorni il capogruppo del PD al Comune di Milano, Carmela Rozza, fa un’uscita temeraria. La prima, qualche giorno fa, per stoppare il registro delle unioni di fatto annunciato dal Sindaco Pisapia in televisione: “Viene prima il forum delle famiglie”. Oggi diventa protagonista negativa del fondo di Corrado Stajano, sulla prima dell’edizione milanese del Corriere, per aver richiamato la teoria dei “professionisti dell’Antimafia” alludendo al ruolo di Nando Dalla Chiesa nella Commissione voluta dal Sindaco: “La commissione non dev’essere una vetrina per nessuno”.
Dato che il ruolo di capogruppo al Comune è un ruolo di enorme visibilità in città, qualcuno potrebbe pensare che le dichiarazioni del Consigliere Rozza esprimano la posizione non solo del gruppo ma dell’intero partito. Ciò è grave, io credo, perché confondere le idee dei cittadini circa le posizioni del PD in tema di laicità e legalità non aiuta a comunicare quel profilo netto che la situazione locale e nazionale richiede e che il PD, almeno a Milano, certamente ha.
2 risposte a “La Capogruppo e il suo Partito”
Ecco perchè le primarie sono indispensabili.
I candidati rispondono del programma e delle idee per i quali sono stati scelti.
E questa è la seconda volta di quella rozza della Rozza! Se ci aggiungi quello che è succcesso a Gubbio, quasi quasi si rimpiange la Binetti. Tutto sommato non era quel che si dice una estranea. Ma, in direzione nazionale non parlate di quel che succede in periferia?