Fossi Bersani, la vicenda del finanziamento ai partiti sarebbe per me la massima urgenza. Ora è del tutto vero che una completa abrogazione del finanziamento pubblico rischia di consegnare la politica in mano ai ricchi e alle lobbies, ma vero è anche che in Italia non si è mai fatto un minimo di lavoro per far capire ai cittadini che finanziare la politica è anche un modo per dare forza a coloro che sostengono le proprie idee. E di concerto fare in modo che i partiti si comportino in modo tale da meritarsi la fiducia (anche in termini finanziari) dei cittadini le cui idee vogliono rappresentare.
Da novembre 2009, da quando cioè sono vice presidente dell’Assemblea del partito, il PD mi rimborsa le spese di viaggio e posso dire che senza questi rimborsi io francamente non potrei girare l’Italia (tipo stasera sono a Pistoia, dove si vota per il sindaco): se oltre al tempo che sottraggo al lavoro per la politica dovessi anche pagarmi i viaggi, economicamente non ce la potrei fare. Però, sin dalle primarie del 2005, ho sempre cercato i soldi che mi sono serviti a far politica, oltre che attingendo da ciò che proviene dal mio lavoro e dalla generosità di amici e parenti, anche chiedendoli dal blog.
Non ho mai tirato su grandi finanziamenti ma qualcosa è sempre arrivato: tutte piccole o anche minuscole donazioni che mi hanno onorato, reso responsabile a anche fatto sentire molto libero. Chi non è arrivato è stato l’industriale di cui si favoleggia, quello che ti riempie di soldi per farti fare quello che vuole lui. Questo è stato dovuto al fatto che probabilmente nessuno ha percepito mai in me una fonte di potere tale da valere la spesa, ma vi assicuro che se fosse accaduto la persona in questione sarebbe stata prontamente mandata a stendere. Insomma, qui bisogna dare un segnale molto forte e farlo subito. In fondo gli eletti sono pagati (e molto bene – e secondo me non è quello il problema, l’ho già detto in passato) dalle istituzioni, i partiti non dovrebbero avere bisogno più di tanto.
Facciamo questo gesto netto e tagliamo il finanziamento pubblico subito e in modo massiccio, in modo che il partito possa tenere in piedi la macchina necessaria a vivere e niente di più. Poi individuiamo meccanismi che consentano ai cittadini di decidere se finanziare la politica, e chi finanziare nella politica. Ci sono ottimi esempi in tutto il mondo, non serve nemmeno inventare di nuovo la ruota.
Una risposta a “Elementare: guadagnarsi i soldi che si spendono”
Secondo me la massima urgenza di Bersani è bene che sia quella che è oggi: ricominciare a far crescere il paese, tutelare i lavoratori e i loro diritti difendendoli dalla precarietà. E’ questo il modo in cui si fa capire agli italiani l’importanza dei partiti, la loro utilità e le differenze tra un partito e l’altro.