Il paradosso di queste settimane è la rappresentazione del calcio fatta dai telegiornali: 5 minuti di imbrogli, inciuci e combine varie, poi la giornalista fa un sorrisone e dice: “Passiamo ora al calcio giocato”. Che roba è? Come si fa a seguire uno sport che è diventato un barattolo di vermi (come dicono a Londra) e ad appassionarsi a una melma che più sozza non si può? Sono anni che, incurante di Federico che mi dice che agli italiani tutto puoi toccare tranne il pallone, penso che il calcio andrebbe soggetto a una bella moratoria.
Abbiamo i “tifosi” che distruggono treni e autogrill, gente che allegramente si ammazza, miliardari deficienti che fanno il saluto romano, una cosa completamente marcia e insostenibile e tutto un popolo imbesuito che segue ipnotizzato la vicenda. Monti ha detto una cosa che non dovrebbe stupire nessuno. Ci sono mille sport di squadra più puliti e civili (a partire dal rugby) e tante cose più belle da fare la domenica.
2 risposte a “Un pallone di vermi”
[…] Scalfarotto ha scritto un post un po’ scemo, oggi. Io avevo scritto un post in risposta, argomentato per benino perché […]
Una delle poche cose condivisibili di Monti è l’ idea di sospendere i campionati di calcio per 2 o 3 anni, cha ha suscitato, prevedibilmente, i commenti più feroci e indignati degli italioti.La degenerazione dello sport nazionale è anche il frutto dell’ ipervalutazione di cui gode, tra feticcio identitario e delirio collettivo; non credo che sia qualcosa di diverso da quello in cui, in anni di lettura critica più acuta, veniva indicato, una possente arma di distrazione di massa e un prezioso lavaggio del cervello di un potenziale ribellismo.
Sergio