Quando ieri ho letto che Monti era andato a parlare a Rimini al Meeting di CL, ho scritto su Twitter quello che pensavo: “Non condivido questa necessità, che le alte cariche dello Stato di tutti gli schieramenti evidentemente sentono, di andare al Meeting di CL”. Oggi ci è andato anche Passera, l’anno scorso addirittura Giorgio Napolitano. Sarà che vivo in Lombardia, ma ignorare che CL è un movimento di natura schiettamente politica, oltre che religiosa, mi sembra equipollente al foderarsi gli occhi col prosciutto. Per di più il Meeting è una manifestazione dalle dimensioni faraoniche, rese possibili da un’abbondanza di fondi pubblici e privati che nessuna organizzazione no profit potrebbe sognarsi. Viene da chiedersi perché imprese e banche facciano a cazzotti per lasciare a un’organizzazione di stampo religioso, e in particolare a questa organizzazione, il proprio obolo. Il punto è che CL e addentellati fanno molto bene i loro affari e fanno politica con una visione molto coerente e precisa. A partire da Formigoni e Lupi e passando per Mario Mauro, gli esponenti di CL sono sempre stati schierati a destra senza lasciare al PD nemmeno un centimetro di spazio (nonostante la presenza al Meeting assidua e deferente di molti miei compagni di partito). Hanno appoggiato il peggior berlusconismo e le posizioni più retrive e conservatrici della Curia romana. Hanno fatto sfoggio di una morale doppia per cui sulla famiglia non può esserci apertura, salvo poi accettare di avere nel listino una come Nicole Minetti, senza spendere una sola parola sull’argomento. Oggi si sa benissimo quale sistema di potere abbiano incardinato a Milano e in Lombardia, quanto opaco, affaristico, quanto poco attento alle ragioni delle libertà individuali e della laicità dello Stato. Chi va al Meeting tutto questo non può semplicemente ignorarlo. Come noto sono un estimatore del Presidente Monti e nel mio partito sono tra quelli che ritiene giusto sostenere il suo governo e la sua “agenda”. E tuttavia penso che questa sua visita al meeting sia stata una delle cose meno in linea con il profilo europeo che ha tenuto sin qui e che è stata sinora la principale e più evidente delle sue qualità.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
3 risposte a “Perché andare al Meeting di CL?”
Non comprendo lo stupore per la partecipazione di Monti al meeting che è assolutamente coerente con le posizioni sue e di gran parte del suo governo di assoluto clericalismo. Ricordiamo che il suo primo atto pubblico come PdC fu di ricevere Ratzinger all’aeroporto, il sostegno alle scuole private a fronte di continui tagli a quelle pubbliche, il suo rifiuto di toccare i privilegi ecclesiastici ed i finanziamenti a pioggia ( o meglio a diluvio) che lo stato elargisce alla chiesa cattolica, ecc.
caro Ivan, se il PD non riuscirà ad emanciparsi dagli eccessi di clericalismo che presenta, se non riuscirà a farsi portatore laico di politiche sociali e civili di sviluppo, credo sia destinato a tracollare sonoramente in termini di consenso. anch’io – dopo i consensi a quei provvedimenti di cui fai cenno – ho raggiunto il limite della sopportazione, l’ipotesi di non votarlo più è molto vicina, purtroppo.
Ma qualcuno lo può dire a CL che Perego e Formigoni oltre che compari di tangenti sono anche compagni di vita come ogni coppia gay in italia ?
Chiediamoci allora quanti gay e coppie gay soprattutto appartengono per interesse economico alla vasta rete di CL e pensa davvero che l’invisibilità o peggio essere dei Kapò li renda più liberi e felici di quanto lo sia tu o io ?