Martedì 4 settembre esce il mio nuovo libro, si chiama “Ma questa è la mia gente” (Mondadori) e ha un sottotitolo che spiega di cosa si tratta: “un viaggio nel Partito Democratico in 17 conversazioni con i suoi protagonisti”.
In questo tempo di crisi e di grande cambiamento ho cercato di indagare quale sia il senso, oggi e in questo paese, di dirsi “democratici” e l’ho fatto conversando con alcuni tra i più importanti esponenti del partito. Ho incontrato leader “storici” (come Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Anna Finocchiaro) ed “emergenti” (come Pippo Civati, Debora Serracchiani, Francesca Puglisi). Ho voluto incontrare quelli alcuni di coloro che lavorano sui territori (come Michele Emiliano, Renato Soru, Laura Puppato, Ilda Curti, Stefano Boeri) cercando di rappresentare tutte le varie anime del partito: dai cattolici (Enrico Letta, Rosy Bindi) ai laici (Ignazio Marino), dai liberal (Pietro Ichino) ai “socialdemocratici” (Stefano Fassina).
Non sono un giornalista e la mia voce narrante è quindi tutt’altro che imparziale: le posizioni di alcuni dei miei interlocutori mi sono più vicine ed altre molto meno, e il testo non lo nasconde. Così come mi è chiaro che il PD com’è oggi non è sempre necessariamente il partito che vorrei. E tuttavia penso che da questo ritratto collettivo venga fuori anche un partito vivo, capace di una discussione proficua e di elaborare ottime idee di governo per questo paese. Da questa foto di gruppo si vede nitidamente un partito che tiene in conto parole come equità e giustizia e che tratta le istituzioni repubblicane come il più importante patrimonio della nostra comunità nazionale: probabilmente, una delle ragioni più importanti per la mia militanza.
Presenterò il libro in anteprima proprio il giorno 4 alla Festa nazionale democratica di Reggio Emilia in un colloquio a due voci con Anna Finocchiaro, moderato dal direttore di Europa Stefano Menichini. Seguiranno poi presentazioni a Milano (11 settembre), Londra (21 settembre), Padova (24 settembre), Bologna (1° ottobre), Roma (3 ottobre). Maggiori dettagli e date dei mesi successivi saranno pubblicati qui sul sito e sui social networks.
L’hashtag su Twitter sarà #lamiagente.
8 risposte a “Ma questa è la mia gente”
Ivan, complimenti! non vedo l’ora di leggere il risultato di questo ennesimo lavoro.
Ottimo, bella notizia.
Domanda: ci sarà un’edizione per Kindle?
Naturalmente sì!
Complimenti Ivan!
[…] suol dire, i corsivi sono miei, mentre le citazioni sono del post di presentazione del libro ‘ma questa è la mia gente‘ di Ivan Scalfarotto, in uscita il 4 settembre, che spero possa riproporre […]
Come mai non c’è un’intervista a Renzi?
Con Matteo (e Nicola Zingaretti) non siamo materialmente riusciti ad allineare le agende nei mesi della lavorazione del libro. Se faccio un “Ma questa è la mia gente 2” sono i primi che voglio intervistare!
[…] mie, ma del vicepresidente del PD, nonché neodeputato, Ivan Scalfarotto, tratte dal suo libro “Ma questa è la mia gente”. E sono parole che descrivono Civati davvero […]