14 Ottobre 2012

L’uno contro l’altro armati

Appunti

C’è una frase nella carta di intenti firmata da Bersani, Vendola e Nencini che proprio non riesco a condividere. Al punto 4, nel capitolo “Lavoro” si legge: “Questa è anche la premessa per riconoscere la nuova natura del conflitto sociale”.

L’idea di un paese in conflitto non mi convince, né mi convince che noi si possa governare questo paese come parti di questo conflitto, schierati a favore di uno e puntando l’arma contro l’altro.

Questo è un paese complessivamente in crisi, che uscirà da questa pessima situazione solo se riusciremo a farlo tutti insieme: con la necessaria solidarietà di chi è più forte nei confronti di chi è più debole, tutti parte di una comunità che necessita del contributo di ciascuno per poter salvarsi.

Certo non dipingendoci e considerandoci l’un contro l’altro armati.

Una risposta a “L’uno contro l’altro armati”

  1. Jacopo ha detto:

    la logica del “siamo tutti sulla stessa barca” è la più falsa e ipocrita che possa esistere. non è vero che siamo tutti in crisi; c’è chi ci sta, come operai, precari, le loro famiglia, e chi invece non ci sta. Ltro che “dobbiamo uscirne tutti insieme”, visto che c’è chi in crisi non c’è mai entrato. del resto, tu sostieni uno che a suo tempo aveva detto di voler stare con marchionne “senza se e senza ma”; uno cioè che nel conflitto, la parte l’aveva presa, eccome: per non sbagliare, la parte del più forte. quando si governa, purtroppo o per fortuna, non si può accontentare tutti; per forza di cose c’è chi sarà contento e chi invece avrà da ridire; è normale che sia così, altrimenti, che senso avrebbero due poli contrapposti? che senso averebbe che si confrontino una destra e una sinistra? quanto al tema prettamente sociale, anche qui è una semplificazione grossolana augurarsi “che non ci sia conflitto”; il conflitto sociale, fra lavoratori da un lato e datori dall’altro, è un fatto assolutamente fisiologico, visti gli interessi, contrapposti (a meno che non si voglia rispolverare la vecchia visione corporativa: “l’interesse della nazione”) di cui sono portatori gli uni e gli altri. la carta di intenti si limita a prendere atto di questo, blandamente, con due parole. dov’è il problema?