19.20 – Pare che domani riuscirò a partire verso Baltimora. Rinuncio ai mezzi pubblici e ci vado in macchina, anche se la situazione dei trasporti aerei e ferroviari sembra essere in via di normalizzazione. Non così i molti palazzi ancora senza luce e la reete della metropolitana, che dopo gli allagamenti potrebbe richiedere ancora molto tempo prima di tornare alla normalità.
17.26 – Anche l’iconico negozio della Apple sulla quinta è rimasto chiuso quest’oggi. (foto)
17.24 – Probabilmente una delle icone dell’uragano: la gru vista dalla 5th Avenue. (foto)
17.20 – Sandy ha spaventato proprio tutti! (foto)
11.50 – E’ ufficiale, resto a NY anche per oggi. Tutti i mezzi di comunicazione sono fuori uso. Dovrei andare a Baltimora, ma non ci si arriva né in bus, né in treno né in aereo.
11.03 – Sono appena uscito e ho preso l’acquazzone della mia vita. Piove ancora, a scrosci memorabili.
7.40 – Beh, insomma, avete letto. Qui poi è successo di tutto a partire dal tardo pomeriggio. Io sto bene, mi ero dovuto spostare di hotel da Soho, dove credo se la siano vista abbastanza brutta, a Midtown – parecchio più a nord rispetto a dov’ero prima – dove le cose sono andate decisamente meglio. Non abbiamo avuto tagli di energia elettrica né allagamenti, anche se l’acqua – mi dicono, era a tre isolati da qui. Un disastro. Ora, sono le 7.40 del mattino, non piove ma il cielo è ancora nerissimo. Ci sono stati danni enormi e un impatto bestiale sui sistemi di trasporto. Ieri era tutto chiuso e oggi sarà lo stesso. Se avrò aggiornamenti li posterò qui.
30 ottobre
14.30 – Vento e pioggia in deciso aumento. (foto)
12.54 – Subway chiusa da ieri alle 19. Gira ancora qualche taxi, e sono quindi riuscito ad arrivare in hotel. (foto)
12.43 – Il vento aumenta di intensità. (foto)
12.28 – New York, mezzogiorno e venti. Pioggerella e vento. Nessuno per strada. (foto)
10.43 – “Be advised that due to a necessary steam shutdown in the Manhattan area today there will be an interruption in hot water service”. L’hotel taglia l’acqua calda.
10.12 – Mi tornano in mente tutte le storie di tempo estremo della mia vita. Nel 2006 ero a Mosca, si aspettavano -35°C e la gente doveva restare a casa come oggi a New York. I giornali riportavano un’impennata nelle vendite di vodka, lardo e condom.
9.56 – Cheese! Sandy on its way to NYC. (foto)
9.42 – A proposito di uragani, qui trovate 9 buoni motivi per votare per Matteo Renzi.
9.33 – A parte il fatto che la città è completamente deserta, tutto si riduce per il momento a una normale pioggerella. Aspettiamo.
8.38 – Dallo scrutinio in Sicilia vedo che il “popolo dei forconi” è al 2,20%. E anche Sandy non mi pare più tanto male.
8.28 – La prima pagina del New York Times di oggi (foto)
8.20 – Sarei dovuto partire stamattina e naturalmente nell’hotel dove sono non hanno una stanza. Domanda: come ci arrivo all’altro hotel?
7.40 am – A New York comincia a piovere. (foto)
29 ottobre