“…la colpa è tutta della politica, e in particolare di noi cristiani impegnati nel campo: se smettessimo di utilizzare le parole del Pontefice come se fossero sentenze della Corte costituzionale, magari faremmo un servizio a noi stessi e alla nazione. Ognuno di noi, sul tema, potrà avere le proprie convinzioni, ed è giusto confrontarci apertamente; per la credibilità che dobbiamo a noi stessi e alle istituzioni in cui operiamo, però, dobbiamo chiarire agli elettori che l’agenda politica dell’Italia si scrive solo in Parlamento.”
Più conosco e leggo Andrea Sarubbi, più capisco la ragione per cui mi considero onorato e felice di lavorare con gente come lui in questo nostro grande, ricco e diversificato partito.
Una risposta a “Andrea, il democratico”
Io sono credente, ex chierichetto, animatore all’oratorio, da tempo volontario in realtà di ispirazione cristiana, non esattamente una persona che nutre pregiudizi verso la Chiesa, ma non ce la faccio a comprendere come nel 2012 un Papa possa dire, alla luce del Vangelo di Gesù, che le nozze gay sono una ferita alla giustizia e alla pace. Sottoscrivo tutte le parole di Andrea Sarubbi.
Stefano Vigano’