17 Dicembre 2012

Oggi, la Direzione Nazionale sulle primarie per i parlamentari

Appunti

Come dicevo già qualche giorno fa, queste primarie per la scelta dei parlamentari sono un’ottima cosa e il PD ne sta guadagnando certamente in termini di immagine e di consenso. Quest’oggi avremo la Direzione Nazionale (è convocata per le 18) e sapremo quali saranno le date definitive e il regolamento.

Le date sono importanti: molti, Civati e Vassallo in primis, stanno spingendo per uno spostamento al 6 gennaio. Non si tratta solo di consentire a quanti più elettori possibile la partecipazione al voto (il 29 e 30 dicembre è pensabile che moltissimi elettori non saranno in sede) ma anche di dare la possibilità agli elettori di conoscere un minimo le attività e il profilo dei candidati.

Come molti altri (qui le riflessioni di Andrea Sarubbi) anche io devo dire che mi sento piuttosto mortificato all’idea di avere solo un paio di giorni per raccontare agli elettori milanesi sette anni di intensa vita politica e discutere con loro le ragioni per cui credo di meritare la loro fiducia. Il problema è che pare ormai assodato che il voto sarà il 17 febbraio, per cui i tempi sono veramente strettissimi e quindi dubito che la direzione potrà fare qualcosa di diverso che indire le “parlamentarie” per le date già anticipate, proprio a cavallo del Natale e di fine anno.

Vedremo poi anche i regolamenti: quante firme saranno necessarie per presentare la propria candidatura, quante preferenze potranno essere date, se – come preannunciato – resterà la norma del voto distinto per genere (una preferenza a un uomo, una a una donna) in modo da assicurare una più equa partecipazione femminile ai costituendi gruppi della prossima legislatura.

Inoltre la Direzione dovrà pronunziarsi sulle deroghe da concedere a quei parlamentari che siano già stati in carica per più di quindici anni. Gli uscenti in questa condizione sono circa una trentina e pare che di questi chiederanno la deroga più o meno una decina. Si parla di Bindi, Finocchiaro, Bressa, Garavaglia, Franco Marini. Sembra che invece, oltre a D’Alema e Veltroni, non chiederanno la deroga Turco, Castagnetti, Morando.

Sarà interessante vedere se le deroghe saranno votate una a una o in blocco, e se sarà previsto o meno il voto segreto. Aggiornamenti al termine della riunione.