4 Gennaio 2013

La legge non è uguale per tutti

Diritti

Non bene ma benissimo ha fatto il Milan ad andarsene dal campo di Busto Arsizio per i fischi dei fascisti verso i suoi giocatori di colore. Finalmente un rigurgito di dignità dal mondo del pallone. Ora aspetto che la cosa si ripeta anche durante il campionato di Serie A o meglio ancora durante la Champions League in diretta televisiva mondiale.

Intanto la Procura della Repubblica giustamente indaga contro la teppa bustocca per istigazione all’odio razziale, in violazione della Legge Mancino.

A margine vale soltanto la pena di notare che se Boateng fosse stato gay, e invece che per il colore della sua pelle lo avessero fischiato per il suo orientamento sessuale, la Procura oggi non avrebbe nessuno strumento per procedere a carico dei teppisti.

A qualcuno sarà forse sfuggito ma è bene ricordare a tutti che secondo l’ordinamento giuridico italiano mentre l’istigazione all’odio razziale è giustamente un crimine, l’istigazione all’odio omofobico è considerata una libera e legittima espressione delle proprie personali opinioni. La legge non è uguale per tutti.