Niente spiega meglio cosa sia successo a Napoli delle parole dolenti di Francesco Nicodemo. A me ieri è tornato in mente il rogo del palazzo di Giustizia della città, al Centro Direzionale, bruciato prima dell’inaugurazione. Napoli è una città complessa, complicata, colpita dalla crisi ancor più del resto del Paese, e devastare un’istituzione che rappresentava il desiderio di costruire un’eccellenza è come voler condannare l’intera città a rimanere in una situazione di subalternità. Quella subalternità nella quale è più difficile risollevare la sua coscienza e la sua economia. Sembra che la pista dell’incendio doloso sia quella privilegiata dagli inquirenti, dato che l’incendio si è sviluppato da focolai distanti gli uni dagli altri. Se fosse così sarebbe un messaggio molto chiaro. Mentre la politica, il potere legittimo espressione della sovranità democratica e popolare, sembra in una situazione di assoluto stallo, chi lavora nell’oscurità non si ferma. Anzi.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “Le fiamme su Napoli”
sono stato lì per lavoro circa un mese fa. una struttura fantastica, sembrava di essere nella west coast degli Stati Uniti. noi dobbiamo dircelo chiaramente Ivan. questo è un paese di merda, in mano a bugiardi e delinquenti. per fare un parallelismo con la politica, Bersani può aver sbagliato molto, ma di fronte a quello che sono e vogliono gli italiani, che cosa poteva fare? io non sono neanche così sicuro che Renzi avrebbe preso tanti voti in più sai…. a meno che non ci si accontenti di qualche punto percentuale
Napoli dev’essere data in mano a Saviano. Lui la Camorra la conosce e sa come combatterla.
Per evitare che nella ricostruzione del Centro la Camorra si giudichi gli appalti mi viene da suggerire di appaltare i lavori a imprese del Nord.
Pero’ la Camorra e’ arrivata anche a Milano, a Torino a Padova e a Bologna e allora non ci resta che vendere il Sud Italiano ai Tedeschi della Merkel.
Forse e’ questo il Rinascimento italiano di cui parla Bill Elliott quando si sconforta per la fidanzata in coma.
A mali estremi estremi rimedi