19 Marzo 2013

L’intervista cantata

Appunti

L’intervista cantata a “Un giorno da pecora”. Ogni tanto si scherza (e anche un po’ no).

3 risposte a “L’intervista cantata”

  1. AndreaB. ha detto:

    Fighi!

  2. andrea della valle ha detto:

    Carissimo,mi sono divertito ieri alla radio,non sei cambiato<!

    Mi piacerebbe,parlando seriamente ,vista la mia storia,aiutarti a portare un po' di innovazione nel campo a me consono di org. & H.R.!
    Let me know!
    Continua cosi'.
    andrea

  3. ludovico di maio ha detto:

    OFF TOPIC (ma non troppo)

    Quando Berlusconi avvicinava uno a uno gli oppositori per portarli con sé, era “mercato delle vacche”, “compravendita”, “voto di scambio”.

    Se Bersani sguinzaglia gli sherpa ad avvicinare i grillini uno a uno, è “scouting” e odora di lavanda.

    On. Scalfarotto:
    Sono queste le novita’ del nuovo Parlamento?

    O e’ la stessa politica di prima solo che a farla sono quelli che si considerano, dal 1917, i “Migliori” e quindi, quando a farla sono gli aristocratici, non i comuni plebei, la politica, come per magia, in mano loro diventa subito una politica nuova, una politica che guarda avanti, una politica pulita, una politica …progressista?

    Propongo una cosa:
    Perche’, per fare tutti contenti, non mettiamo Papa Francesco alla Presidenza della Repubblica. Si, d’accordo, non viene dalla societa’ civile come la Boldrini e Grasso, ma viaggia in bus, vive in una stanzetta, si cucina da solo, non porta anelli e croci d’oro massiccio, si dedica ai poveri, ai disgraziati, agli ultimi, ed e’ onestissimo: il “Migliore” per antonomasia.