Le spettacolari dimissioni di Terzi davanti al parlamento. La querelle tra Travaglio e Grasso prima e tra Grasso e Caselli poi. Le parole di Battiato a Bruxelles.
Se solo, nel frastuono generale, provassimo tutti ad abbassare un po’ il volume della voce.
5 risposte a “Shhhh”
Ormai alle trasmissioni di Travaglio/Santoro ci si sintonizza solo per assistere all’ultima “sparata” di Travaglio che si e’ convinto che il giornalismo sia un mestiere basato sulle insinuazioni e le “sputtanazioni” della gente che gli sta antipatica.
Santoro, dal canto suo, lo si va ad scoltare per misurare la sua frustrazione per la zappata sui piedi che si e’ dato quando invito’ Berlusconi nel suo salottino radical chic dandogli l’opportunita’ di una strepitosa rimonta elettorale e di inchioodare Travaglio alle sue responsabilita’ di spregiudcato e schierato giornalista d’assalto: proprio come i pretori d’assalto dei favolosi ANNI SETTANTA/ OTTANTA che facevano il tifo per Mario Capanna.
In un paese serio Battiato dovrebbe essere processato per oltraggio al Parlamento e alle Istituzioni repubblicane. Ma i Padri Costituenti si dimenticarono di inserire lanorma di “oltraggio al Parlamento” nella nostra Legislazione e quindi se la cavera’ tra gli applausi di tutti quelli che credono che basti far fuori tutta la classe politica per rimettere in piedi il nostro disgraziato paese.
La “querelle” fra Grasso e Caselli rivela ancora una volta quanti veleni attraversino la Giustizia italiana e quano politicizzata sia essa diventata.
(Leggere oggi sul Corriere il magnifico articlo di Piero Ostellino).
Le dimissioni di Terzi chiudono per sempre nella universale derisione il periodo del Governo dei Tecnici del Professor Mario Monti, soprannominato, da Bepe Severgnini e dai germanofili europei “SuperMario”.
Se 600 mila disoccupati in piu’ e l’industria italiana al punto di collasso sono i meriti per esere insigniti del l’appellattivo di “SuperMario”, c’e da chidersi se non sia ora che anche l’Europa tutta chiuda bottega e dichiari bancarotta.
Bersani, dal canto suo, continua a coprirsi di ridicolo a livello nazionale e internazionale nel tentativo di formare un governo raccogliendo per strada un po’ di “Scilipoti” che gli facciano da bastone.
Gravissmo l’errore di Bersani di avere accettato l’abominevole proposta del Presidente della Repubblica di sostenere un governo tecnico nel tentativo di salvare l’Italia, l’Euro e l’Intero Globo Terraqueo.
Siamo messi peggio di un anno e mezzo fa.
Le elezioni, un anno e mezzo fa, dopo le forzate dimissioni di Berlusconi al fine di salvare il paese dal disastro e ridargli credibilita’, erano l’unica soluzione intelligente.
Il governo Tecnico, appoggiato da Bersani, invece, ha permesso a Berlusconi di recuperare il terreno perduto: grazie soprattutto alle picconate fiscali del Sig. SyperMario che non sono servite assolutamente a nulla; e, peggio ancora, ha permsso a Grillo di diventare quello che e’ diventato, disintegrando il sistema politico senza tuttavia essere in grado di rimpiazzarlo per manifesta incapacita’ intellettuale sua e dei suoi discepoli.
Torno a ripetere, qundi, che la gestione Bersani del PD-L, come lo chiama il guru di Genova, e’ stata semplicemente fallimentare.
Non solo: opponendosi al rinnovamento d’immagine rappresentato da Renzi Bersani ha trasmesso un messaggio negativissimo all’elettorato fluttuante e moderato italiano: cioe’ che dietro al PD c’e’ sempre la vecchia guardia PCI. Dando indirettamente ragione alle argomentazioni dei Berluscones.
E come se non bastasse ha lasciato che l’esigenza di “cambiamento” fosse assorbita dal “fenomeno Grillo”, al quale oggi Bersani chiede supplichevolmente qualche votarello da qualche “grillino” indisciplinato che non segue le direttive fasciste del Ducetto Genovese.
Abbassare i toni?
Caro on. Scalfarotto: che il nostro Parlamento fosse pieno di “TROIE” lo aveva gia’ capito il grande e illuminatissimo Pannella: infatti fece eleggere in Parlamento la famosissima Cicciolina che in quel contesto, data la professione, si ritrovava perfettamente.
A quei tempi Berlusconi non era ancora “salito” in politica e l’Italia del Compromesso Storico era in pieno fulgore..
Con i risultati che vediamo ancor oggi essendo tutta l’attivita’ politica ormai viziata da irrealizzabili compromessi che rendono l’Italia semre piu’ ingovernabile.
Battiato, come si addice al personaggio, e’ arrivato con 30 anni di ritardo: dopo Pannella. Mentre l’Italia sembra essere ancora ferma nel passato, ancorata ad una Costituzione e al “sistema” da essa derivato che hanno fatto inesorabilmente il loro tempo.
Si sentirebbe il rumore delle imprese che chiudono e della gente che si gratta nelle tasche per trovare gli ultimi spiccioli
Bravo Ivan! Ed è la lampante dimostrazione che la terzietà rispetto alla politica, di per sé, non è un valore e non garantisce nulla.
se in Parlamento ed al Governo sedesse gente responsabile e moderatamente lungimirante tutto questo non accadrebbe. siamo tutti contro tutti che Italia vogliamo?
Vi siete accorti che ieri il Ministro Di Paola leggeva un discorso preparato in precedenza? Com’è possibile credere che nessuno sapesse? Perché continuano a prenderci in giro?