Le proposte di legge del MoVimento 5 stelle per i diritti delle persone GLBT? Sono pure “casualità”, un’iniziativa nata esclusivamente dall'”interesse personale di un senatore”. Di più: il deposito delle leggi non è stato un progetto meditato e deliberato ma è capitato come una specie di incidente, “solo perché, diciamo così, erano già pronte.”
A pronunciare l’atto di accusa contro la strategia sui diritti civili di M5S e a svelarne l’assoluta insussistenza non è il presidente di un’associazione GLBT né un parlamentare di un partito avversario, ma direttamente Vito Crimi, presidente del gruppo pentastellato al Senato della Repubblica. In poche parole il capo gerarchico del senatore Luis Alberto Orellana, presentatore “per interesse personale” dei progetti di Legge di Rete Lenford.
Per fortuna delle persone GLBT, e di tutti gli italiani più in generale interessati a vivere in un paese più inclusivo e più civile, gli stessi progetti di legge sono stati presentati anche alla Camera dei deputati e il secondo di tali progetti – quello sull’omofobia e la transfobia – ha già raggiunto la soglia di 140 firme di parlamentari presentatori (prime firme la mia, quella di Alessandro Zan di SEL e di Irene Tinagli di Scelta Civica). Al Senato, nel frattempo, anche Sergio Lo Giudice sta attivando una serie di progetti di legge sui temi della vita delle persone GLBT.
Il tutto avviene non per casualità o per interesse personale ma per una volontà molto precisa da parte di tutti noi di fare dell’Italia un paese migliore.
3 risposte a “M5S e i diritti per caso”
domanda stupida: e il blog su Il post?
In pratica Crimi ha detto che i diritti LGBT non sono diritti universali ma sono interessi particolari, in particolare di quel singolo senatore (e caliamo un velo pietoso sul doppio senso)
Il blog sul post continua a vivere, senza dubbio!