Il mio post per l’Huffington Post
Calma e gesso, compagni. E amici. Far salire il tono della polemica non aiuta né il partito né, ciò che ancor più conta, il Paese. Renzi dice cose condivisibili sullo stallo nel quale siamo finiti incaponendoci nel corteggiamento di una controparte, M5S, che di noi non ne vuole sapere: “It takes two to tango”, dicono gli inglesi. Sono le stesse cose che dicono in tanti, inclusi sindacati e industriali, ma se le dice Renzi la tensione sale.
E sale ancor di più se il mio amico Matteo si oppone apertamente a due nomi, come quelli di Marini e Finocchiaro, per il Quirinale. Ho rapporti di cortesia con Franco Marini, ma Anna Finocchiaro ho potuto conoscerla meglio in questi anni di vita politica. Abbiamo da poco fatto la campagna elettorale insieme in Puglia, incrociandoci in paesi e città, e trovo sia persona preparata, intelligente e capace.
Eppure Renzi dice, con il suo stile, qualcosa che capisco profondamente e che interpreta in modo (forse brutale, ma perfetto) il sentire di oggi. Come sul governo, anche sui candidati al Quirinale le reazioni di Matteo Renzi sono in fondo quelle di un paese che sta urlando la propria insoddisfazione per una politica che appare paralizzata e incapace di un colpo d’ala proprio mentre sarebbe necessario far leva su tutto l’ingegno di cui siamo capaci per far fronte alla fase drammatica che stiamo attraversando.
L’escalation di queste ore è tipica del dialogo tra sordi. Alla fine si discute di pensieri, idee, bisogni che, per quanto sgradevoli, sono vivi e vitali tra i nostri concittadini. Ascoltare e ascoltarsi senza pregiudizi, senza attaccarsi o sentirsi attaccati, è la prima condizione per recuperare sia il tono che gli italiani si aspettano da noi che la lucidità necessaria per operare in un momento così delicato come questo.
5 risposte a “Calma e gesso”
“ascoltare e ascoltarsi senza pregiudizi, senza attaccarsi o sentirsi attaccati” in questo momento mi pare impossibile dentro il PD.
quanto alla Finocchiaro, tre considerazioni. la prima è che mi dovete spiegare per quale motivo lei è vista come “casta”, mentre emma bonino no. la seconda è che in un momento come questo servirebbe un senso di responsabilità un po’ maggiore e l’intervento di renzi, così a gamba tesa, non va in questa direzione. la terza è che dopo la reazione di finocchiaro credo che lei NON possa fare il presidente della repubblica. un politico sa anche quando è il momento di tacere.
mi sa che la calma è sparita da un pezzo… peccato perchè non si dovrebbe scegliere una carica politica settennale e di garanzia con questo nervosismo!
Ma, cari amici, scusate se mi permetto di sottolineare il punto di vista “renziano”, mi volete spiegare perche’ la Finocchiaro ha bisogno di una scorta?
Se ne ha diritto perche’ e’ capogruppo PD al Senato (se non mi sbaglio), perche’ allora non darla anche all’on. Scalfarotto che si batte per i diritti LGBT e corre sicuramente piu’ rischi della Finocchiaro a causa del fascismo omofobico che ancora pervade 9/10 della popolazione mondiale?
E poi: la scorta, uno ( o una), la puo’ anche rifiutare dal momento che costa al contribuente centinaia di migliaia di euro l’anno che potrebbero essere destinati al restauro di qualche scuola con il tetto marcio. Non e’ forse anche questa una delle priorita’ del Partito Democratico?
Rinunciare alla scorta, specie se serve a farsi aiutare a trasportare i carrelli della IKEA, sarebbe stata una buona occasione per dare quell’esempio di cui l’on. Scalfarotto, mi perdoni l’onorevole, parla un po’ a vanvera.
Siccome la Finocchiaro e’ un politico “capace e intelligente e preparato” bisognerebbe sorvolare sulle debolezze e sulle contraddizioni della persona.
Bene ha fatto dunque Renzi a ricordarlo allo scopo di eliminarla tra i papabili alla Presidenza della Repubblica.
Lo sono in tanti “capaci, intelligenti e preparati”. Peccato che molti siano anche un po’ furbetti.
Anche Berlusconi e’ persona “capace, intelligente e preparata”: sono 20 anni che domina il panorama politico nazionale e internazionale e la sua idea di tornare a “salire in politica” e’ costata al PD la vittoria elettorale contringendolo alla farsa che ne e’ seguita diretta da un testardissimo e mediocrissimo Bersani.
Una farsa, si badi bene, che sta portando il Paese, solo fra qualche mese, ad altri 5 sicurissimi anni di Berlusconismo.
Nel caso di Berlusconi e la scua scorta, pero’, e’ assolutamente certo che lo vorrebbero morto almeno 20 milioni d’Italiani e quindi, ragionevolmente, gliene viene assegnata una che lo protegge dalle statuine del Duomo di Milano 24 ore su 24.
Ma la Finocchiaro, per quanto capace, intelligente e preparata, chi mai potrebbe volerla ammazzare? A che pro? Con quale motivazione?
E mi chiedo anche se per tutta la campagna elettorale in Puglia durante la quale l’onorevole Scalfarotto ebbe modo di vedere quanto capace, intelligente e preparata fosse l’on. Finocchiaro, la nostra gentile signora si sia fatta trasportare da “paesi in citta” e da citta’ in paesi” con la scorta adibita a proteggerla e, magari, perche’ no, a farle anche la spesa in qualche supermercato.
E Renzi, allora? Quando girava l’Italia per rottamare la vecchia Guardia Rossa del PD, girava con la scorta armata?
A giudicare da come lo odiano nel PD c’e’ da sospettare che ne avrebbe avuto bisogno.
Sembra insomma che gli unici ad avere bisogno di scorta in Italia siano Berlusconi e Renzi: odiatissimi personaggi della politica italiana: Berlusconi perche’…”Berlusconi” e Renzi perche’…”Berluschino”.
Ah, dimenticavo: tra i bisognosi di scorta ci sarebbe anche Roberto Saviano perche’, si dice, rischierebbe la vita per aver mostrato Urbi et Orbi come lavora la Camorra napoletana.
Pero’ quando, nel 1972 ( 41 anni fa ) Mario Puzo e Francis Ford Coppola, autore e regista rispettivamente del best seller internazionale “The Godfather”, trattarono lo stesso argomento, cioe’ di come operava ( ed opera tuttora) la Mafia italo-americana di origini siciliane, non successe asolutamente nulla: Maio Puzo mori’ miliardario nel suo letto a settant’anni e Francis Ford Coppola, miliardario anche lui, e’ ancora vivo e gode di ottima salute.
Credo dunque che Saviano, neo miliardario pure lui grazie alle storie sulla Camorra, morira’ nel suo letto circondato da tanti nipotini. E con i soldi risparmiati togliendogli la scorta si potrebbe procedere al restauro dei Templi di Pompei,
Tutto giusto, Marini o Finocchiaro sono da troppo tempo in parlamento e quella foto all’Ikea volente o nolente la trasformata in un simbolo della casta. Ma io fatico a credere che la scorta sia un privilegio, basta aver conosciuto qualcuno che ci vive con la scorta e ci si rende conto quanto sia frenante e avvilente conviverci.
Peraltro non è che ti danno la scorta su tua richiesta ma t’è l’assegnano.
Te l’assegnano, ma puoi rifiutarla.