La bellissima (e, diciamolo, da un certo punto in poi insperata) vittoria di Debora Serracchiani in Friuli Venezia Giulia e il ricompattarsi di queste ultime ore del Partito Democratico dietro a Matteo Renzi dicono una cosa semplice e precisa. Che il PD è vivo e vegeto e che il problema non sono né i giovani deputati democratici né le nuove energie del nostro partito, che sono al contrario la soluzione del problema.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
10 risposte a “In mani nuove”
Vero. L’eta anagrafica non è né un pro né un cons. La differenza la fanno le idee, i programmi e, se mi permetti, i modi. Perché l’affermarsi di Renzi in questo modo squallido getta una brutta luce su una sua eventuale leadership, e un governo di compromesso con la destra in un momento di crisi forte si può anche fare: ma Berlusconi è un’altra storia. Inoltre utilizzare la vittoria della Serracchiani per cercare di cancellare dal tavolo di discussione quello che è successo in questi giorni, da lei, non me l’aspettavo.
In mani nuove. Basta che non siano le sue.
La vittoria della Serracchiani non da meriti in generale ai ” giovani ” del PD.
Ha vinto di suo…
Complice un livello di scazzo da 50% di astensione.
Renzi , i suoi amici e tutto il nulla che hanno da dire sul massacro del mondo del lavoro sono quanto di peggio posso auspicare.
Caro Ivan, se dopo il turpe spettacolo della scorsa settimana il PD come ultima spiaggia si ricompatta dietro a Renzi allora é proprio la fine. Ho provato ad ascoltarlo a 8 1/2 non ho tenuto 10 secondi: un ibrido Berlusconi-Grillo, non capisco come tu possa condividerne la sostanza, la dialettica e la strategia. Peccato
Beh, non esageriamo!
Se non vuole sparire subito il PD ha una sola chance: ricompattarsi dietro a Renzi.
Ma l’elettorato di sinistra dev’essere stupido come quello Berlusconiano per rallegrarsi che il PD, dopo avere tartassato Renzi alle primarie e averlo messo in un angolino come un cane bastonato consegnando a Bersani la stragrande maggioranza perche’ eliminasse il Tiranno, oggi, pentito, si ricompatti dietro Renzi.
Tra l’altro, non so se lo avete notato, il Tiranno e’ ancora al suo posto e detta le condizioni di governo.
Fallimento su tutta la linea, dunque, e figuraccia patetica di tutto l’elettorato piddino che non si e’ certo rivelato piu’ intelligente e sofisticato di quello berlusconiano votando un esponente della vecchia guardia rossa che avrebbe dovuto essersi auto-pensionata ben prima di Berlusconi. Precisamente nel 1989, quando cadde il Muro di Berlino.
Mi auguro che almeno serva a puntellare la laicità e i diritti della persona in senso largo.
Marini e Prodi appartengono alla schiera dei cattolici adulti. Non credo che nessuno dei due avrebbe firmato un salvocondotto a Berlusconi, e questo il cardinale Ruini se lo ricordava.
Di Enrico Letta non so tanto, per metodo mi rifiuto di pensare che sia dotato degli stessi cromosomi politici dello zio, staremo a vedere in quale direzione “ci porta in Europa”. Una buona spia potrebbe essere il nuovo ministro della Pubblica Istruzione.
Ci sono delle leggi da aggiornare, dei diritti da estendere, dei muri da abattere. Suppongo che molto dipenderà dalla durata del Governo.
Intanto sommiamo il suo nome alla novantina che ha bloccato Marini. Gli storici ci diranno gli altri.
Per quanto riguarda Deborah, che ancora ieri si chiedeva “perché con il PDL”, adesso l’abbia capito.
Cari amici e compagni,
Rimaniamo calmi e gessati e continuiamo fiduciosi ad aspettare pazientemente la “LATITANZA DI SILVIO BERLUSCONI” e la “DE-BERLUSCONIZZAZIONE D’ITALIA”.
Si, lo so, e’ un processo lungo, ma per ingannare il tempo ci si puo’ sempre concedere un lungo periodo di vacanza in una graziosa casetta in Canada’.
PD vivo e vegeto? Ivan, l’aria di Montecitorio comincia a farti male..
Il Pd è sotto un treno