La Presidenza della Camera ha riconosciuto finalmente che una convivenza more uxorio è una convivenza more uxorio, e non importa se i conviventi sono del medesimo sesso o del sesso opposto: la copertura assicurativa dei deputati spetta a tutte le famiglie di fatto, e non solo a quelle eterosessuali.
Ora che abbiamo finalmente fissato questo elementare principio, bisogna che il Parlamento sancisca in tutta fretta che ciò che si applica ai deputati deve applicarsi a tutti i cittadini. Perché non va bene se siamo tutti uguali, ma poi qualcuno è più uguale degli altri.
17 risposte a “Qualcuno è più uguale degli altri”
Ivan, mi raccomando, di serietà n’è rimasta poco, ma ti prego di mettercela tutta perché sarebbe un passo avanti molto importante.
Temo che sia così da anni però. Le relazioni eterosessuali more uxorio fuori dal parlamento non contano un caz mentre per i deputati sono equivalenti al matrimonio. E questo da svariati lustri. L’emancipazione dentro al parlamento di quelle omosessuali, che fa solo che piacere in principio, implica un adeguamento per gli altri comuni mortali tanto quanto un battito d’ali di farfalla in Giappone implica… insomma…. 🙂
[…] va bene se qualcuno è più uguale degli altri. Ce lo spiega Scalfarotto. Come si legge nell’articolo riportato dallo stesso Scalfarotto Parere positivo […]
la casta e’ veramente più uguale degli altri…….
E certo, prima ai raccomandati, poi forse, se Berlusconi vuole e non ci ricatta per tutte le merdate che facciamo, allora forse anche i cittadini! Complimenti, bella logica! E questo sarebbe il nuovo che avanza…ridicolo!
Do what I say not what I do! congratulazioni, non lamentarsi se poi si vince mai le elezioni
[…] Ivan Scalfarotto oggi ha ottenuto un importante risultato in tema di uguaglianza e ha contribuito a far eliminare una discriminazione. Per se stesso, purtroppo. E lo racconta qui. […]
sono più che convinto che una legge uguale per i normali cittadini NON passerà mai….. è la solita agevolazione per i parlamentari, è inutile dirci che è il primo passo per la normalità. NON ci credo, e sono anche incazzato con chi ha votato questa legge, in particolare con SEL partito a cui ho dato il mio voto nelle ultime elezioni. Poi non lamentiamoci se la sinistra perde sempre più voti.
Bravo Ivan. Le cose cambiano proprio sommando tante piccole azioni. E questa ultima azione non e’, tra l’altro, nemmeno piccola.
Congratulazioni ed un grande incoraggiamento a continuare con la stessa determinazione!
Anche se questo può sembrare un commento contro, in realtà non lo vuole essere ma, diciamo, una specie di suggerimento.
Il principio ottenuto è sicuramente ottimo, sicuramente valido ed è vero come scrivi nell’altro post che la cosa la si ottiene anche nel privato. Però, per ottenerla un privato ha 10.000 ostacoli in più, la coppia che citi ha dovuto fare 2 processi, parliamo di una persona di ceto medio alto immagino (impiegato istituto credito), pochi riuscirebbero a fare una lotta simile e non sarebbe neanche garantito il risultato.
Quindi hai ragione a dire che adesso, accettato il principio, bisogna che sia applicato a tutti.
Ed è qui che si innesta il mio consiglio/critica perchè sia una vera lotta e per dare un segnale forte, un segnale inequivocabile anche all’esterno: ottenuto il diritto e costrette le istituzioni ad ammetterne il principio, rinuncerei volontariamente al diritto finchè non sia garantito possa essere ottenuto in egual misura da tutti, poveri, ignoranti (nel senso di non acculturati), stranieri senza possibilità di far rivalere i propri diritti, etc.
Una specie di sciopero della fame per protesta.
Sono del parere caro Ivan che lei avrebbe dovuto, dopo il voto favorevole, non accettare per protesta questo trattamento di favore. Ora lei, agli occhi di tutti gli omosessuali italiani, anche di me, è considerato parte della casta!
Sono indignato e dispiaciuto. Convinto che ancora una volta siamo molto lontani dall’accettazione in questo paese.
Non ho parole. E lo rivendichi pure come la conquista di una battaglia? Solo per voi parlamentari omosessuali, così come fino a oggi questo diritto riguardava i conviventi etero parlamentari.
rinnovo il mio invito a non esercitare questo diritto finché non lo abbiano tutti i cittadini, altrimenti è ipocrisia.
[…] hanno i parlamentari lo abbiano anche i cittadini. Oppure via anche i diritti ai parlamentari. Ed Ivan Scalfarotto farà esattamente così con quel pezzo di carta: O per tutti, o per […]
Per una volta caro Ivan perché non si parte dal paese che sta fuori al parlamento e poi si prova a cambiare le regole che sono dentro a codesta “casta”?? A me sembra una campagna che ha come sfondo la lotta per i diritti e come contenuto la convenienza per pochi!! Per quale dico io legge o assioma, all’interno del parlamento ci sono delle regole che non sono applicabili all’interno del nostro ordinamento giuridico!!! Ma dove vivete su Marte!!!!
Resta da capire come sei riuscito là dove tutti avevano fallito. E cioè: sei stato capace di creare un precedente importante. Complimenti, e continua a sottolineare quel che dici nel finale del post.
… Ma davvero s’è convertito (un pochino), anche Giovanardi? Allora Dio esiste!
bene, se porterete avanti questo tema avrete l’appoggio della stragrande maggioranza delgi italiani. I diritti devono essere uguali per tutti (lo dice l’art. 3 della nostra bella Costituzione) e non solo per pochi eletti 8il gioco di parole non è voluto)
Sei in parlamento da 20 minuti e la prima cosa che hai pensato di fare e’ mettere al sicuro il c**o tuo e del tuo fidanzato… Davvero ammirevole!