22 Luglio 2013
Il gruppo dei deputati del PD sostiene la legge antiomofobia
La pagina del gruppo dei deputati PD a sostegno della Legge contro l’omofobia e la transfobia.
La pagina del gruppo dei deputati PD a sostegno della Legge contro l’omofobia e la transfobia.
7 risposte a “Il gruppo dei deputati del PD sostiene la legge antiomofobia”
Perchè state creando delle leggi che tollerano il peccato? Perchè vi state mettendo contro le leggi di DIO? Proponete una legge che tutela i diritti umani ma che non vada contro le leggi di DIO. L’inclinazione omosessuale non è un peccato, e si può rimediare come hanno fatto tanti che hanno deciso di seguire le leggi di DIO. La pratica omosessuale è un abominio agli occhi del Signore. e non può essere accettata dalla Chiesa in terra. Buona Giornata. Antonello Burtone
Pur non condividendo quanto scrive il signor Antonello Burtone, rispetto il suo diritto ad esprimere le proprie opinioni. Le mie, invece, si collocano su posizioni diametralmente opposte ma, tuttavia, ritengo che occorra necessariamente trovare uno spazio comune di confronto ed un punto di accordo che ricomponga queste differenze, per non esacerbare la contrapposizione dialettica e lo scivolamento nell’incomprensione reciproca. Tale spazio comune di confronto è rappresentato proprio dallo “stato laico”, l’arena del confronto pacifico e dialettico, estranea all’imposizione di valori non negoziabili o l’assunzioni di posizioni precostituite in modo rigidamente ideologico.
Il signor Burtone sostiene che «La pratica omosessuale è un abominio agli occhi del Signore e non può essere accettata dalla Chiesa in terra», esprimendo una posizione che, seppure leggittima in un confronto dialettico plurale, risulta incomprensibile al di fuori di una posizione di fede. Lui, con un’evidenza incontestabile, afferma un precetto di derivazione confessionale che ritengo debba essere riservato all’ambito della coscienza individuale, degli intendimenti personali e delle conseguenti decisioni in merito alla propria condotta.
Uno stato laico deve essere fondato sul criterio dell’inclusività, garantire la massima rappresentatività dei valori e dei principi etici di tutti cittadini, stabilendo principi generali e demandando alla coscienza dei singoli le decisioni individuali sulla propria condotta e sul proprio stile di vita.
Solo attraverso questa separazione tra “stato laico” e “coscienza individuale” può esserci il rispetto reciproco e la pacificazione sociale. Nessuna delle due parti deve imporre, unilateralmente, i propri convincimenti etici all’atra.
Alberto non lo dico io lo dice la Sacra Parola del Signore.
Levitico 18.22 Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.
Puoi anche leggere Lettera ai Romani 1-24.
Puoi anche leggere Prima Lettera ai Tessalonicesi 4-1.
Il Signore vi ha donato il libero arbitrio e nessuno può esercitare pressioni sulle vostre scelte. A voi la scelta. Seguite le leggi di DIO o le leggi inique dell’uomo?
Se Bergoglio cita Lettera ai Romani o Lettera ai Tessalonicesi fuori dalle mura del Vaticano che fa lo vanno ad arrestare?
Grazie, intanto, per avermi risposto ed aver voluto confrontarti sulla questione.
Si Antonello hai ragione, l’esegesi tradizionale dei testi sacri che citi, interpreta negativamente le condotte omosessuali. Tuttavia non possiamo non considerare che quei testi, per esempio il Levitico, contengono precetti che riflettono pratiche rituali arcaiche che noi moderni riteniamo superate ed interpretiamo in modo allegorico e non letterale. Per esempio, nel Levitico si dice anche che le donne sono immonde durante il loro ciclo mestruale («E quando la donna avrà il suo flusso, quando le colerà sangue dalla sua carne, dimori separata sette giorni; e chiunque la toccherà sia immondo infino alla sera. 20 E ogni cosa, sopra la quale ella si sarà giaciuta, mentre sarà separata, sia immonda; sia parimente immonda ogni cosa, sopra la quale si sarà seduta. 21 E chiunque avrà toccato il letto di essa, lavi i suoi vestimenti, e sè stesso, con acqua; e sia immondo infino alla sera….» Levitico 15,19-21) ma credo che difficilmente si possano interpretare in senso letterale tali espressioni e da queste far discendere un atteggiamento con cui rapportarsi alle donne durante il periodo mestruale. Così come, diversamente dagli ebrei che pure condividono con i cattolici parte dei testi sacri, non consideriamo un tabù il consumo di carne di maiale, nonostante il Levitico ne faccia esplicito divieto: «7 il porco, perché ha l’unghia spartita e il piede forcuto, ma non rumina; lo considererete impuro. 8 Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro corpi morti; li considererete impuri» (Levitico 11, 7-8).
Trovo la lettura della Bibbia sempre molto interessante ma, diversamente da te che le attribuisci la sacralità di un testo ispirato da Dio, lo considero una preziosa testimonianza antropologica, sociologica, religiosa e culturale del contesto storico in cui fu scritto: secondo gli storici fu scritto durante nel corso dell’esilio babilonese dei Giudei di Gerusalemme e del Regno di Giuda al tempo di Nabucodonosor II in un periodo di massima compreso tra il VII e il VI secolo a.C.. Tuttavia, non voglio apparire un “saputello” presuntuoso e non è mia intenzione convincerti delle mie opinioni “secolari” che potranno apparirti materialistiche e fredde. Sulle questioni di fede il confronto non può mai essere svolto su un piano sterilmente razionalistico. Concedimi, però, il diritto di orientare il mio comportamento, i miei valori e le mie scelte affettive su principi estranei ad una prospettiva confessionale.
Diversa la questione che tu giustamente poni, attraverso l’esempio concreto del Papa che dovesse citare le scritture sacre a cui alludi. Ebbene, ovviamente, una buona legge per contrastare l’omofobia non dovrebbe essere pertinente in un caso del genere. Nella Sua azione pastorale il Papa ha legittimamente il ruolo di orientare le coscienze dei fedeli anche sui temi del comportamento sessuale e mi appare difficile pensare che, dall’alto della sua saggezza e sapienza, possa esprimersi incitando pubblicamente all’odio o alla discriminazione contro una persona o un gruppo di persone per il loro orientamento sessuale.
Che bello! Ho letto gli scritti di Antonello Burtone e, sulle prime, credevo facesse della becera ironia. No: parlava seriamente! Come in un film sui Mormoni. Poi ho letto Alberto che ha risposto dottamente per le rime, omettendo un piccolo particolare: nelle sacre scritture si trova anche che le figlie minorenni spesso e santamente si immolavano giacendo con il vechio padre, bisognoso di “cure corporali”.
Non è questione di peccato, di Bibbia e cose simili;
semplicemente chi esprime opinioni contrarie all’omosessualismo, secondo l’attuale proposta, va in galera e viene rieducato; roba da arcipelago Gulag.
Legge più illiberale di così!
Fermo restando che ognuno ha di diritto di vivere come vuole.