La questione che gira intorno alla crisi di governo minacciata dal PdL è molto semplice da illustrare: questo governo è nato perché Pd e PdL hanno riconosciuto una situazione di emergenza economica che richiedeva delle risposte immediate. Se il PdL deciderà di far cadere il governo prima che la situazione di emergenza si sia risolta, vorrà dire che da quelle parti ritengono le vicende giudiziarie del cittadino Silvio Berlusconi sono più importanti delle vicende di un intero paese.
E’ la teorizzazione di Daniela Santanchè, per come ho avuto occasione di ascoltarla nel paio di occasioni di incontro televisivo che abbiamo avuto dopo la sentenza della Cassazione. Lei dice che la condanna di Berlusconi introduce un'”emergenza democratica” per l’Italia che è più importante dell'”emergenza economica” che ha condotto alla nascita del governo delle larghe intese. Nelle sue parole, insomma, ai cittadini italiani dovrebbe interessare assai di più del fatto che il leader dell’opposizione sia stato “eliminato politicamente dai giudici comunisti” che la cassa integrazione in deroga sia stata rifinanziata, o che la procedura di infrazione per deficit eccessivo sia stata chiusa introducendo qualche flessibilità di bilancio per il 2014, o ancora che la pubblica amministrazione stia ripagando i suoi debiti con i suoi creditori.
E’ una linea che ha una sua logica, che io trovo assolutamente allucinata, ma tant’è. E’ evidente comunque che ci si muove in un’ottica eversiva (in senso letterale) dell’ordine costituzionale così come lo conosciamo oggi: prevede una magistratura asservita al potere politico, un’eccezione vistosa al principio di uguaglianza, uno strappo al principio di legalità, una definitiva deriva di tipo peronista.
Se Berlusconi andrà fino in fondo – ma io, dicevo ieri, penso ancora che non lo farà – dovrà spiegarlo agli italiani. Ehm. Anzi: dovrà farlo spiegare a chi per lui si candiderà, dato che lui non può.
8 risposte a “La dottrina Santanchè”
Se fosse vero quello che dice la Santanche saremmo in effetti difronte, penso io, ad un problema molto grave di portata simile a quella di altri problemi italiani di sistema.
Il punto e’ che dire quello che dice la Santanche’ senza alcuna prova reale significa dire una cosa del tutto eversiva.
In effetti io ce lo vedo un problema grande piu o meno quanto quelli economici e questo problema e’ l’attacco eversivo all’indipendenza della magistratura che i Santanche e i Capezzone stanno irresponsabilmente portando avanti.
Ma no che non andrà fino in fondo, ha già ricevuto l’incoraggiamento dell’amico Violante. Dai che il PD ce la fa a confezionare l’ennesima porcata con la scusa dell'”emergenza” 😉
Pmorevole Scalfarotto,
Lei dice che …
…”E’ evidente che ci si muove in un’ottica eversiva (in senso letterale) dell’ordine costituzionale così come lo conosciamo oggi: prevede una magistratura asservita al potere politico, un’eccezione vistosa al principio di uguaglianza, uno strappo al principio di legalità, una definitiva deriva di tipo peronista…”
Errore! Errore gravissimo!!!
La Magistratura non deve essere asservita al potere politico, dev’essere solo indipendente, GIUSTA e responsabile.
CERTA Magistratura non e’ ne’ indipendente, ne’ GIUSTA, ne’ responsabile perche’ e’ da tempo asservita al disegno politico della Sinistra ex-comunista che non vuole trovarsi tra i piedi quel bastardo che la tiene fuori dalla stanza dei bottoni, da vent’anni: il Cavalier Benito Burlesquoni.
Il punto di vista della Santanche’, dunque, Emergenza Democratica, prima, Emergenza Economica, dopo, e’ per moltissimi Italiani, condivisibilissimo.
Lei pensera’ che Benito Burlesquoni convince perche’ si atteggia a vittima suscitando patemi d’animo nel popolino bue; pero’ si DEVE dire che altrettanto patetica e’ la posizione degli ex-Comunisti che difendono una Costituzione vecchia come il cucco e la Magistratura piu’ inefficente, piu’ incompetente, piu’ politicamente faziosa dell’intero Occidente democratico.
” Se mi capita sotto tiro gli faccio un hulo cosi! “.
@Gustavo. Per piacere, mi piace, e mi diverte anche, la notazione ripetuta Cavalier Benito Burlesquoni. Ma non sono riuscito a decrittare la parola “Pmorevole”. PM sta forse per Pubblico Ministero (asservito ai comunisti che mangiano i bambini)? O c’è una differente spiegazione? Non mi faccia soffrire, si spieghi! Grazie.
Chiedo scusa: si tratta di un errore digito-tipo-grafico: sulla mia tastiera, non so se anche su quella sua, gentile Omar Supio, la “P” e’ posta accanto alla “O”, e la “M” accanto alla “N”.
Un lapsus digitalis, dunque, ha prodotto il curioso neologismo: “pmorevole”.
Tuttavia, a pensarci bene, di Pubblici Ministeri italiani asserviti agli Onorevoli Komunisti che una volta mangiavano i bambini ce ne sono davvero a bizzeffe.
Non ha letto gli interesanti articoli di Paolo Guzzanti e di Piero Ostellino sul Giornale di Benito Burlesquoni del 27 e 28 agosto?
Come dice? Lei quei deliri fascio-burlesqui non li legge?
Fa male: faccia come me: cerchi di allargare gli orizzonti spaziando da destra a sinistra, altrimenti si finisce come Travaglio che si e’ beccato la burlesquonite acuta che nelle forme piu’ gravi, come il suo, porta al totale ottundimento del cervello.
Oggi, quei cannibali rossi, quelli che, si dice, mangiavano i bambini, dopo aver cambiato nome per colpa di Mihail Sergheevici Gorbaciov, Margaret Hilda Thatcher e Ronald Wilson Reagan che gli buttarono giu’ il Muro liberando 20 milioni di Teutonici dall’oppressione fascio-sovietico-stalinista, hanno rivolto il loro voracissimo appetito verso il flaccido culetto di…”meno male che Silvio c”e'” e di tutti gli analfabeti liberal/fascitoidi/teste-di-trota della peninsula italiota.
Tempora mutant e con i tempi mutano i gusti.
E’ una cosa come la moda: ieri i bambini, oggi il culetto dei Berlus-Legones.
Che magiassero i bambini, forse, e’ un’esagerazione. Ma che abbiano arrostito a fuoco lento miliardi di individui per fargli sputare l’anima individuale da sacrificare nel sacro rogo del collettivismo socialista e’ un fatto inconfutabile.
A meno che non si voglia fare del negazionismo.
E lei non lo vuol fare negazionismo, vero?
Non so lei, ma io, verso quelli che nel 1968 urlavano Viva Marx, Viva Lenin, Viva Mao-Tze-Tung e oggi vogliono cambiare l’Italia “in meglio” per avviarla a diventare un “paese normale” nutro, non so perche’, una certa diffidenza.
Sara’ che ho dei pregiudizi e che ragiono come una…”trota”, ma lei converra’ che uno, l’intelligenza e l’apertura mentale, mica se le puo’ dare.
Il guaio e’, dice lei, che la gentucola come me vota.
E io che colpa ne ho se hanno inventato la democrazia?
@Gustavo. Grazie, grazie, grazie! Non ridevo così di gusto da tanto tempo! Mi ha fatto divertire un sacco. Concordo praticamente su tutto quanto ha scritto, tranne che per l’aspetto . . . aritmetico. I miliardi di individui di Stalin mi sembrano un tantino tanti. Gli ebrei di Hitler sono denunciati come 6 milioni, e sono già tanti. A meno che questi non li contiamo a base euro. Ma no, che ci azzecca?!
“Il guaio e’, dice lei, che la gentucola come me vota.
E io che colpa ne ho se hanno inventato la democrazia?”
Sì, però sarei curioso di sapere per chi vota. Spara (in modo spassoso e intelligente) si tutti. La facevo grillino. Ma poi spara si Marco Travaglio. Chi ci resta? Mistero.
A margine: sulla ma tastiera anche la p è vicina alla o, e la m con la n sono confinanti. Siamo rovinati!
I deliri fascio-burlesqui proprio non ce la faccio a leggerli. E’ un problema di rigetto. Proverò.
Complimenti. Chiunque lei sia, comunque esprima la sua quota di incolpevole democrazia, lei è certamente una persona molto intelligente, e sfiziosa.
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Simpatico interlocutore OMAR SUPIO,
Quando contavo le vittime dell’ “ottantennio” marxista-leninista (ma che diventa un “centennio” se teniamo conto delle metamorfosi….evolutive cui si e’ dovuta sottoporre, per evitare che il MURO gli cadesse sulla zuccona, quella mastodontica tragedia burlesqua che si ispirava a Marx, Lenin, Mao-tze-Tung, Ho-Ci-Min e il “maximo lider” de la Revolution Cubana, l’immortale e barbuto Fidel Castro), incorporavo nel calcolo anche la Cina ex-comunista che oggi, visto che con il Comunismo di cui vagheggiava il nostro Palmiro si fa la fame, ha abbracciato la Rivoluzione Industriale paleo-capital-schiavistica, quella di Charles Dickens e della Regina Vittoria, vedova inconsolabile, ottenendo per un modesto (ma incoraggiante) 10% dei sudditi del… ” new-post-comunismo-capitalistico cinese” la conquista sociale per antonomasia: l’acquisto del “decadente” frigorifeto, quell’aggeggio che serve a conservare il latte comprato al supermercato e che evita di andare ogni mattina nella stalla e mungere quello fresco dalle mammelle della capra domestica.
Per schiarirle il mistero le confesso che sono, prima di tutto, “anti-comunista, anti-post-comunista e anti-fascista” e poi che ho spiccate simpatie per la Democrazia Liberale che non so esattamente cosa sia, ma “suona” meglio di Comunismo, Fascismo e dei loro derivati.