Ieri a Milano Romano Prodi ha presentato il libro «La sfida internazionale della Comit», curato per il Mulino dallo storico dell’economia Carlo Brambilla. Mi è dispiaciuto molto non esserci perché considero ancora oggi un privilegio l’essermi potuto formare professionalmente alla Banca Commerciale Italiana. Leggerò il libro con piacere, però, e ve lo consiglio per sapere di più di una banca italiana che è stata un’eccellenza internazionale e il cui declino a partire dal 1994 si è accompagnato con triste coerenza al declino del nostro paese.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “La Comit e il declino del paese”
La storia della Comit è legata a Mattioli il vero artefice della fortune della gloriosa banca, è lui che inventò Mediobanca. Il declino lo imputo soprattutto a Luigi Fausti, e alle sue manie di grandezza, ma è una mia opinione e tale spero rimanga tale…
Sono entrato in Comit nel 1990 ed ho subito le fusioni con Intesa, prima e San Paolo poi, per fortuna, nel 2010 ho rotto il cordone ombelicale con gli invasori.
Sarò in eterno grato alla COMIT per ciò che mi ha dato in termini di professionalità ed anche di crescita umana.
Grazie alla COMIT, nonostante il momento critico che sta vivendo il settore bancario, riesco a sentirmi un professionista del credito a differenza della elevata mole di bancari mediocri in circolazione.