Ieri su Repubblica, un lungo e imperdibile reportage di Carlo Verdelli sulla morte di Pino Uva. Uno degli italiani affidato alle mani dello Stato e restituito alla famiglia cadavere. Il suo caso si sta riaprendo, lo seguo con la trepidazione di sempre, e la verità pare si stia – anche se ancora faticosamente – avvicinando. Bravissimo l’avvocato Fabio Anselmo che segue tanti casi come questo, a partire da quelli di Stefano Cucchi e di Federico Aldrovandi, e non si arrende mai.
Da parte mia cercherò di dare il mio contributo perché queste famiglie sentano il nostro governo accanto a sé nella loro richiesta di giustizia, una richiesta che è un diritto non soltanto loro, ma di tutta la comunità nazionale di un paese autenticamente democratico come il nostro.
A questo proposito lasciatemi ricordare la decisione del governo di togliere il segreto di Stato sui fascicoli che potrebbero riaprire il caso della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.
Meno segreti e più verità: questa è la strada giusta.