Il gusto italiano per il motto di spirito si sta esercitando sulla scelta di Alexis Tsipras di formare un governo di coalizione con un partito di centrodestra, i Greci Indipendenti, nato da una costola di Nea Demokratia. Il suo leader, Panos Kammenos (sgradevolmente famoso per gaffes omofobe e antisemite), è stato immediatamente ribattezzato Alfanopoulos, e l’accordo definito “Patto del Nazarenikos”.
Fuor di celia, credo che questo debba insegnare a tutti quanto sia stucchevole il gioco delle figurine, la ricerca del punto di verde (in questo caso di rosso) presente nell’erba del giardino del vicino. Nelle complesse e fiaccate società europee della crisi, l’arte del governo è più che mai complicata, e tollera poco griglie ideologiche, mostrine e steccati apodittici.
Ognuno fa il pane con la farina che ha: e noi dobbiamo farlo in Italia e per l’Italia, non inseguendo vicende di importazione. Altrimenti invereremmo l’ultraperfida e smagliante battuta di Spinoza.it secondo cui il trionfo di Tsipras in Grecia è il maggior successo della sinistra italiana dopo la vittoria di Zapatero in Spagna.