Sto partendo per Dallas per partecipare alla Conferenza annuale di “Out & Equal”, l’organizzazione che negli Stati Uniti si occupa di raggruppare tutte le imprese impegnate a promuovere il talento e a favorire l’inclusione delle persone GLBT (gay, lesbiche, bisex e trans) sui luoghi di lavoro. “Out & Equal” è quindi l’organizzazione sorella della nostra “Parks” con le differenze che ci sono in termini di inclusione e diritti GLBT tra gli USA e l’Italia. Alla conferenza di Dallas sono attese più di 3000 persone, GLBT e A (che sta per “allies”, alleati: le persone etero che sostengono la comunità GLBT), rappresentanti tutte le più grandi aziende del mondo: da IBM a Johnson&Johnson, da Microsoft a Citibank, da HP a Ford a Apple. Proverò a raccontarvi la mia settmana texana, consapevole del fatto che atterrerò in un luogo che rispetto all’Italia sembrerà un altro pianeta. È il mio quarto summit di “Out & Equal” e so che saprà emozionarmi e convolgermi, come esperto di risorse umane ma anche come persona e come politico, anche questa volta.