24 Gennaio 2012

Istituto Luce

Appunti

Il mio post per iMille.

Prima la pubblicità del Credito Italiano con la donna che si arrampica sulla pertica per liberare il drappo tricolore impigliatosi sul pennone. La voce narrante e lo sguardo teso dei concittadini la seguono nella salita, dalla quale dipendono – lo testimoniano la tensione, la musica, tutto il contesto – i destini e la vita stessa del Paese.

Ora arriva anche la Fiat, con uno spot lunghissimo che ci richiama al nostro genio italico e ci invita a lasciarci alle spalle il pulcinella che vive in ciascuno di noi. Siamo uomini o caporali? Abbiamo fatto il militare a Cuneo? Basta Dolce Vita, basta serenate: ricordatevi, italiani, che siete un popolo di poeti, santi, navigatori (ehm). Il destino è nelle vostre mani, a voi la scelta: vivere o morire. Uguale la tensione, solenni le note, uguale lo sforzo (questa volta morale, e non fisico) per salvarci dal baratro incombente.

Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, l’Istituto Luce è tornato tra noi. E il cinegiornale segnala che l’economia italiana assomiglia da vicino a quella di un paese in guerra.