Il mio post per iMille.
Prima la pubblicità del Credito Italiano con la donna che si arrampica sulla pertica per liberare il drappo tricolore impigliatosi sul pennone. La voce narrante e lo sguardo teso dei concittadini la seguono nella salita, dalla quale dipendono – lo testimoniano la tensione, la musica, tutto il contesto – i destini e la vita stessa del Paese.
Ora arriva anche la Fiat, con uno spot lunghissimo che ci richiama al nostro genio italico e ci invita a lasciarci alle spalle il pulcinella che vive in ciascuno di noi. Siamo uomini o caporali? Abbiamo fatto il militare a Cuneo? Basta Dolce Vita, basta serenate: ricordatevi, italiani, che siete un popolo di poeti, santi, navigatori (ehm). Il destino è nelle vostre mani, a voi la scelta: vivere o morire. Uguale la tensione, solenni le note, uguale lo sforzo (questa volta morale, e non fisico) per salvarci dal baratro incombente.
Se qualcuno aveva ancora qualche dubbio, l’Istituto Luce è tornato tra noi. E il cinegiornale segnala che l’economia italiana assomiglia da vicino a quella di un paese in guerra.