Adriano Sofri ha un suo modo così speciale di dire le cose. Anche quando reinterpreta la “rottamazione”, come in questo suadente e definitivo pezzo sul sito de L’Espresso.
“Per esempio, D’Alema e Veltroni e Bindi e i tanti altri fra voi più vecchi del mestiere, potreste riunirvi come per fare una foto di gruppo alla fine della scuola, e accompagnarla sorridendo – è bello, l’ultimo giorno di scuola – con la dichiarazione che la corsa per la prima fila, e anche per la seconda, non vi riguarda più, e che avrete moltissimi altri modi magnanimi di contribuire alle cose in cui credete e al vostro stesso amor proprio.”
3 risposte a “La rottamazione secondo Adriano Sofri”
E poi Cappuccetto Rosso? Baby Sofri crede ancora alle favole, vedo.
Sarebbe ormai ora che si auto-rottamasse anche Adriano Sofri!
Volendo dirla tutta.
Sofri è un buon padre, coetaneo dei rottamabili. Dispiace vederlo infilarsi in questo giovanilismo senza senso.
In quanto a Renzi, non so se aver vinto 45 milioni alla Ruota di Mike sia poi questo gran motivo di vanto…