27 Dicembre 2012

Fabrizio Barca e l’impegno della società civile nei partiti

Appunti, Ma questa è la mia gente

Come al solito Fabrizio Barca dice cose belle e condivisibili, e le dice bene. Questa volta, tra le tante, quella che mi colpisce di più nell’intervista uscita oggi su “La Stampa” è l’impegno (anzi, la «tentazione») che dichiara di voler lavorare in futuro in un partito («Non mi chieda quale»).

«Ritengo importante l’impegno nei corpi intermedi della società. E’ la cosa di cui abbiamo forse sentito di più la mancanza, in quest’anno di governo. E’ mancato un rapporto costante con le istanze più innovative della società. Twitter non basta: c’è un solo modo per stare sintonizzati con i territori: i partiti», dice il Ministro, e ha ragione.

Non potrei essere più d’accordo con il Ministro. Mi fermo sul punto in “Ma questa è la mia gente”, il mio viaggio nel PD, per dire che i partiti sono un pilastro indispensabile del nostro vivere civile e che il lavoro da fare non è quello di distruggerli ma invece quello di cambiarli e rafforzarli dall’interno. Questo è ciò che scrivo:

«…Eppure, la mia scelta di appartenenza a una forza politica, anzi alla forza politica più strutturata e organizzata, l’unica in Italia che conservi nella sua denominazione la parola “partito”, è una scelta che non rinnego affatto e della quale resto appassionatamente convinto. Innanzitutto perché la mia convinzione più profonda è che, per fare dell’Italia un “paese normale”, dobbiamo cominciare tutti, a partire dal proprio percorso personale, a fare delle cose “normali”. Per esempio, volendo far politica, farla utilizzando e valorizzando le istituzioni e gli strumenti propri delle democrazie liberali. Insomma, è sterile e vacuo lamentarsi dei partiti se poi non ci si entra. Se almeno una parte di coloro che si ritengono persone di buona volontà non fanno militanza politica e non ci mettono la faccia, non si capisce poi come potrebbero i partiti selezionare le proprie classi dirigenti in modo appropriato. Né come potrebbero emendarsi dai peccati loro imputati se non possono contare su militanti di qualità. Credo che la società civile, oltre che esprimere le sue riserve sulla politica – come ha pienamente il diritto e anche il dovere di fare –, debba però anche farsi carico di provare a penetrarne il fortino con le sue idee e le sue proposte, e con una visione dei fenomeni sociali più diretta e di prima mano di quella che si percepisce dall’interno del palazzo.»

La disponibilità di persone come Fabrizio Barca, qualunque sia il partito che sceglierà, è esattamente quello che ci vuole.

Una risposta a “Fabrizio Barca e l’impegno della società civile nei partiti”

  1. FRANCESCO ha detto:

    CARO IVAN, SE I CORPI INTERMEDI SONO LA CERNIERA TRA ISTITUZIONI E TERRITORI, PERCHE’ AL PSI COME FORZA DI COALIZIONE CON PD E SEL, NON VIENE DATA ALCUNA VISIBILITA’ NELLA COALIZIONE? NELLA TUA QUALITA’ DI VICE PRESIDENTE DEL PD TI PREGHEREI DI DARCI UNA RISPOSTA. SONO TANTI I COMPAGNI SOCIALISTI CHE VOGLIONO SAPERE. GRAZIE E BUON LAVORO