Fare un endorsement per i candidati alle primarie per i parlamentari a Milano è per me un esercizio molto complicato. Vivo qui e questo è il “mio” partito. Questo significa che un bel numero di persone che si sono candidate sono persone che conosco bene, che stimo, in alcuni casi anche compagni e amici cui sono legato da un rapporto di affetto e di amicizia personale.
Abbiamo una bella lista di candidati, e ampia. Con tanti giovani e tante candidate davvero molto forti (mi perdoneranno gli uomini, ma penso che la lista femminile sia complessivamente anche più “tosta” di quella dei maschietti). Così, alla fine, più che un endorsement ufficiale mi limiterò a dirvi quale sarà il mio criterio di scelta.
Qualcuno si sorprenderà ma proprio io, che sono forse il meno “disciplinato” tra tutti i dirigenti di partito, questa volta voterò sulla base della stretta appartenenza alla scuderia, e sosterrò i candidati “renziani” del gruppo. Lo faccio perché oggi mi pare giusto più che mai che la voce di quel milione di persone che ha sostenuto Matteo Renzi e le sue tesi sia presente all’interno del gruppo parlamentare del PD nella prossima legislatura.
Sosterrò i candidati che andranno a rappresentare le idee riformiste e di sinistra liberale che erano parte del programma di Renzi in modo che esse abbiano voce e piena cittadinanza – all’interno, si badi bene, e non all’esterno, del Partito democratico – nel parlamento che andremo ad eleggere.
Se votate a Milano, dunque, i miei nomi per le primarie sono: Teresa Cardona tra le donne e (in ordine alfabetico) Marco Campione, Gabriele Messina e Augusto Schieppati tra gli uomini. E un “in bocca al lupo” affettuoso a tutti gli altri: Milano sarà molto ben rappresentata, vedrete.