Nelle ultime settimane ho girato parecchio: Apricena, Serracapriola, Torremaggiore, Orta Nova, Trinitapoli, Conversano, Andria, Giovinazzo, Cisternino, Molfetta, Bisceglie, Spinazzola, Minervino Murge, Foggia, Monopoli, Putignano, Rutigliano, Turitto, Bitritto, Lucera. Alcune annotazioni.
Il Tribunale di Lucera è a rischio di chiusura, caduto nelle lame della cancellazione dei piccoli tribunali. Il tribunale di Lucera ha competenza su un’ampia zona della provincia di Foggia – che è una delle province più estese d’Italia – e l’accorpamento farebbe del Tribunale di Foggia, già molto affaticato, uno dei primi tre o quattro tribunali d’Italia. Peraltro da Lucera si indaga e si lavora su zone dove l’infiltrazione della criminalità organizzata è purtroppo già una realtà. In più, i risparmi attesi dalla chiusura di Lucera sarebbero sicuramente assorbiti, e forse nemmeno basterebbero, dai maggiori costi necessari a mettere Foggia in condizione di farsi carico di tutto il resto della provincia. Insomma, non sembra una buona idea. Peraltro, se anche si volesse considerare assorbente l’argomento – al quale non sono insensibile – che una razionalizzazione delle strutture in Italia è comunque indispensabile e che non possiamo realisticamente avere un policlinico, un’università, un tribunale e un aeroporto a ogni uscita dell’autostrada, non si capirebbe comunque perché si decide di chiudere il Tribunale di Lucera lasciando aperto quello di Larino. Insomma, credo che nella prossima legislatura questa decisione dovrà essere rivista. Chiederemo al prossimo ministro della giustizia di evitare che la toppa sia insomma assai peggiore del buco.
A Foggia ho incontrato Vigili del Fuoco e personale infermieristico che sono intervenuti sullo scenario di gravi calamità come il terremoto dell’Aquila e il crollo dello stabile di Viale Giotto, in cui morirono 67 persone. Sono le persone da cui dipende la nostra sicurezza, e sono persone che fanno la stessa fatica di tutti: pensioni che si allontanano e personale che invecchia in un lavoro che richiede anche vigoria e talvolta financo doti atletiche, stipendi non commisurati alla delicatezza del proprio lavoro, assunzioni precarie e formazione da fare nel tempo libero, mancanza di fondi al punto che il rischio è che non possono nemmeno essere sicuri dell’approvvigionamento dell’acqua per spegnere gli incendi. E’ stato un incontro importante per me, ho ascoltato più che parlare e ho imparato molte cose importanti.
Dappertutto trovo i Giovani Democratici: sono una forza importante e vitale. Anche più coraggiosi di noi “anziani” su temi difficili – sui diritti civili, per esempio, sono un traino formidabile per l’intero partito – e capaci di organizzare le iniziative più interessanti, vivaci e meglio riuscite.
A Turitto mi hanno accolto Michele Geronimo e Fabrizio Mongelli, rispettivamente sindaco e presidente del consiglio comunale. Entrambi recentemente fatti oggetto di pesanti intimidazioni da parte della criminalità organizzata. Ho voluto dire loro e a tutti i concittadini presenti all’incontro che noi siamo con loro e con tutti i nostri amministratori che quotidianamente devono scontrarsi con le mafie. Sarò in tutte le Toritto tutte le volte che sarà necessario. La mafia va estirpata, e basta. E il valore simbolico che la politica nazionale può aggiungere stando chiaramente e sempre dalla parte della legalità, anche fisicamente, è fondamentale in questa lotta.
Quest’oggi vado a Barletta e a Bisceglie. Nei giorni prossimi ancora in giro, fino alla chiusura di venerdì a Bari. Sabato torno a Milano e domenica al seggio, a sostenere il PD e Umberto Ambrosoli nella fondamentale campagna di Lombardia.
Una risposta a “Campagna di Puglia – 2”
Caro Ivan, sai cos’è straordinario nella tua campagna di Puglia ? e’ che non lasci spazi a dubbi rispetto alla tua concretezza di prestare ascolto a chi vuole parlarti del vivere quotidiano , della propria realtà lavorativa, del nostro territorio , e così via.. tant’è che il tuo sentirti pugliese , foggiano in particolare , alla fine è di gran lunga più reale di chi ostenta la sua nascita anagrafica nel nostro capoluogo come vero baluardo di autenticità ma sai cos’è … io credo molto nel famoso detto che i figli sono di chi li cresce non di chi li mette al mondo … e l’affetto che dimostri alla tua puglia , è quello che a noi piace … Grazie