Mi chiamano da un’agenzia di stampa per sapere come farò senza l’auto blu. “Benissimo”, rispondo, “dato che non ho nemmeno la patente”. Non guido, ho da sempre l’abbonamento dell’ATM in tasca e faccio felicemente la spesa spingendo il carrello al supermercato. Insomma, la mia vita è rimasta esattamente la stessa di prima.
Alla fine, se non ci sono esigenze specifiche di tutela, va benissimo che noi ci si muova a piedi e si stia in mezzo alla strada, anche per renderci conto di com’è fatto il Paese che intendiamo governare. Da quando sono sottosegretario corro su e giù tra Camera e Senato tutto il giorno e finora non mi è capitato se non poche volte di essere fermato per strada: sempre per avere gesti di simpatia e di sostegno, soprattutto dopo qualche partecipazione televisiva importante.
Per fortuna il mondo non è Facebook e le ondate di odio che qualche decina di cretini si premura di spargere sui social network non trovano riscontro nella vita reale. Per le esigenze di servizio, resteranno ben 4 auto per ministero: organizzarsi non sarà certamente un problema.
Aggiornamento: segue l’agenzia ADN Kronos uscita sull’argomento (contiene un’imprecisione: la patente a suo tempo la presi, ma non guido e non l’ho più rinnovata)
GOVERNO: SCALFAROTTO, VICEMINISTRI A PIEDI? NO PROBLEM, LO FACCIO GIA’ =OTTIMA IDEA, PRENDERE IL BUS AIUTA A CONOSCERE I CITTADINI
Roma, 19 apr. – (Adnkronos) – “Mi sembra un’ottima idea, una decisione giusta. La mia vita non cambiera’: io sono sempre andato a piedi o con i mezzi pubblici, tanto e’ vero che non ho mai preso la patente”. Lo dice all’Adnkronos il sottosegretario alle Riforme e ai Rapporti con il Parlamento, Ivan Scalfarotto, commentando l’annuncio fatto ieri da Matteo Renzi di un drastico taglio alla dotazione delle auto di servizio a tutti i ministeri.
Vice ministri e sottosegretari, ha dichiarato in conferenza stampa, andranno al lavoro come i comuni cittadini, in autobus, o con la propria auto. “Io dico che e’ una scelta in linea con il proposito di tagliare i costi e anche di rendere piu’ sobria la politica. Non penso quindi che andare al lavoro con l’autobus sia un problema. Vivo a Milano e ho l’abbonamento dell’Atm. Prendere i mezzi pubblici facilita il rapporto diretto con i cittadini, aiuta a conoscere meglio il Paese che si governa”.
“La mia vita non cambiera’, continuero’ ad andare a piedi e al supermercato a fare la spesa. Sono convinto che anche tutti gli altri miei colleghi approvano la decisione presa dal Cdm. Se poi qualcuno dei vice ministri o dei sottosegretari, per esigenze di tutela personale o per particolari ragioni di servizio dovra’ prendere l’auto blu, lo potra’ fare. Cinque per ministero -ha concluso- sono piu’ che sufficienti”.
(Ruf/Zn/Adnkronos) 19-APR-14 12:34
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