Secondo argomento: il bullismo. Mentre noi qui in Italia dobbiamo discutere dei pericoli della “Teoria del gender” (un po’ come discutere dei pericoli dell’invasione dei marziani), in altre parti del continente ci si rende conto che il problema non è difendere la famiglia mainstream, che nessuno vuole attaccare, ma sostenere chi – bambini, adolescenti e adulti – viene invece fatto oggetto di bullismo e di violenza verbale o fisica. Persone di cui gli appassionati ufologi esperti di “Teoria del gender” non si curano evidentemente affatto.
Sono come al solito quelli di Stonewall, la principale organizzazione LGBT britannica, a farci vedere un esempio di come si fa. Hanno da poco lanciato #NOBYSTANDERS, una campagna contro il bullismo che chiede alle persone di intervenire ogni qualvolta ne siano testimoni, e di fermarlo.
Ai sottoscrittori viene chiesto di firmare un appello che sostanzialmente dice: “Non sarò mai uno che sta lì a guardare davanti al bullismo e al linguaggio offensivo. Se dovessi esserne testimone lo sottolineerò e, se posso, proverò a fermarlo. Sottoscrivendo questo appello prometto di schierarmi per l’educazione, la gentilezza e di non essere mai un testimone passivo”.
Chi sottoscrive può ricevere una spilla da indossare. Rappresenta un orecchio. Lo slogan è: “HEAR IT. STOP IT.”
Il video che illustra la campagna è qui sotto, ed è bellissimo.