Al di là di tutto, credo che chiedere a Pierfrancesco Majorino di ritirarsi dalla competizione per le primarie di Milano sia profondamente ingeneroso per quello che Pier ha fatto e fa e per quello che rappresenta nella nostra città. Nella maggior parte dei casi non concordo con lui nell’analisi politica in generale, e tutti sanno che la nostra valutazione sul lavoro e sulle soluzioni del governo è spesso profondamente diversa. Eppure il suo splendido lavoro come assessore e la sua profonda conoscenza della città, oltre che la sua personale generosità, richiederebbero una dose maggiore di rispetto in chi gli chiede bruscamente di farsi da parte per questioni che sono puramente tattiche e che hanno eventualmente a che fare più con l’aritmetica che con la politica.