Sono in Italia da pochi giorni e dalla visione dei telegiornali della Rai apprendo che nella nostra maggioranza non esistono una miriade di partiti ma soltanto due componenti. Infatti in ogni “pastone” politico (cambiano l maggioranze ma i nostri telegiornali sono sempre fatti di “pastoni”, di “panini” e simili amenità lottizzatorie) viene infatti data voce prima alla maggioranza “ufficiale”. Poi, ad un certo punto, il notista politico passa con grande naturalità ad illustrarci l’opinione della sinistra radicale e giù le facce di Pecoraro-Scanio, Marco Rizzo e dei vari leader della sinistra non diessina. Domanda: esiste forse un gruppo della Sinistra radicale? Forse che i gruppi della sinistra non DS si sono federati? E poi, di grazia, quale radicalità esprimono? Non sarà che l’aggettivo radicale usato così finisce con l’avere un suono, appunto, piuttosto sinistro (e chiamiamoli bolscevichi e facciamola finita allora!)? E poi, com’è che a suo tempo nessuno sognava di definire Storace, Gasparri e Alemanno come “destra radicale”?
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.