E’ un’istantanea mossa, triste e scandalosa quella che si rivela dalla lettura dei quotidiani odierni. Andiamo a ritroso e partiamo dallo “scandaloso”: non ce ne vogliano i siciliani ma fa il paio con la puntata di ieri sera di Report l’articolo di Attilio Bolzoni su Repubblica di oggi sugli stipendi assurdi dei burocrati della Regione Sicilia, fra loro c’è chi arriva a percepire fino a 1.553 euro di stipendio, al giorno. L’istantanea vira al triste quando si legge Ladri d’Italia o Del taccheggio trasversale, perpetrato da tutte le classi sociali. Sarà talvolta per miseria, ma questa è fame di altro genere, è la bramosia di avere ciò che non ti puoi permettere, è aver attribuito al denaro ed alla ricchezza un’importanza tale da avere assorbito ogni altro valore di riferimento: senza soldi sei nessuno, senza “roba” sei invisibile. E allora tutti a rubare tutto, senza sentirsi in colpa nè responsabili.
La foto riesce infine anche lievemente mossa, grazie agli over30 che si iscrivono all’università come Massimiliano Papasso ci racconta oggi su Repubblica: uomini e donne che decidono di completare un corso di studi interrotto per completare la loro formazione.
Fatica sprecata, questo è il Paese dei Perpetui dove i trentenni e i neolaureati sono “ggiovani”, roba da poco, senza esperienza: vuoi mettere un bel settantenne?
Emanuela Marchiafava
4 risposte a “Taccheggio, super-stipendi e studenti over30”
Non ci discpiace Emanuela che tu abbia inserito il nostro link…spesso ho affermato che nessuno di noi (purtroppo) è un neo laureato…ma in considerazione della dilatazione dei tempi italici forse non è neanche vero, per quanto tempo dopo la laurea ci si può considerare neo laureati? Ancora per dieci anni? Ormai sì, poi forse si può iniziare la gavetta 🙂
Cara Emanuela, grazie del link. Confermo pero’ le parole di Paolo, nessuno di noi e’ neolaureato. Magari lo fossimo. In tal caso la gavetta me la farei piu’ che volentieri con tutta l’umilta’ del caso. Ma quando si passa da gavetta a gavetta per troppo tempo, la gavetta va chiamata con il suo vero nome: sfruttamento.
sì avete ragione tutti e due, non siete neolaureati, ma laureati, chiedo venia, abbiamo tempi così dilatati che sono cascata anch’io nell’inganno, non ho parole.
non preoccuparti, nessuno si e’ offeso. E’ che oramai dire che sei laureato (generalmente sottoccupato a meno di “trucchetti”) e’ diventata una frase molto pericolosa. Direi che sei laureato oramai ti fa beccare il bollino “giovane arrogante che vorrebbe il primo lavoro da 5000euro sottocasa”. altro che no-global. Io poi sono pure dottorato, ho quindi il bollino supplementare del “fancazzista ad oltranza”. Altro che no-global…