Come al solito la stampa estera non ce le manda a dire. Stavolta tocca al Financial Times che ieri, in un articolo intitolato “Il fallimento di un sistema. La coalizione scricchiola e la speranza per Prodi di fare le riforme scivola via”, racconta di come l’Italia sia di fatto paralizzata, coi conti a pezzi, un governo coi giorni contati, un sistema istiuzionale totalmente incapace di riformarsi e con un sistema di privilegi corporativi “more suited to the Middle Ages than a modern economy”. L’approccio è ai limiti del catastrofistico, è vero, ma questo più o meno si vede a guardare l’Italia dall’esterno. Decidere di non farne nulla è una scelta legittima e possibile, ma che almeno si fornisca il nostro consenso informato. Fine delle trasmissioni.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
2 risposte a “Titanic”
Avevo letto The Economist pre elettorale con la famosa copertina “Basta Berlusconi” e mi sembrava una riflessione giusta ed interessante.
Io non sono in grado di guardare l’Italia dall’estero o dall’esterno: non credi che questa visione così catastrofica sia un po’ eccessiva?
FT non e’ catastrofico o eccessivo cosi’ come non lo era Economist su Berlusconi
E’ che viste da qui (U.K.) certe cose sono incredibili e incomprensibili (anche per me che sono italiano)
Certo in alcuni articoli si evidenziano solo gli aspetti negativi, ma mi sembra che sia tutto vero e che non abbiano inventato nulla