8 Novembre 2006

Accountability

Diario

Titolo di Repubblica: Bush sconfitto, Rumsfeld si dimette.

6 risposte a “Accountability”

  1. emilio ha detto:

    Bush, politicamente, è finito. Con il congresso in mano Democratica le sue follie non vedranno più la luce. Finalmente gli Americani si son svegliati e hanno democraticamente determinato una disastrosa debacle per il Gop.

  2. emilio ha detto:

    Rumsfeld, le sue dimissioni sono un gesto apprezzabile. Ma la sua ormai era una posizione troppo compromessa per poter restare

  3. Filippo ha detto:

    Repubblica (delle banane) “Prodi vince, Italia in ripresa” 🙂

  4. Ettore ha detto:

    Oggi è stata una giornata dominata dalle notizie che giungevano dagli States.
    Finalmente dopo anni di oscurantismo repubblicano inizia a ricomparire un po’ di luce anche oltre oceano.
    Una donna, democratica, liberal, cattolica, di origini italiane e pro-aborto ha ottenuto la presidenza della camera, Nancy Pelosi, che per la cronaca nei titoli del TG delle 20,00 è stata chiamata Nancy Regan. Oddio!!!
    Ad ogni modo è come, se qualche anno fà, qualcuno poteva immaginare Bertinotti presidente della Camera in Italia. Hillary Clinton, altra donna democratica stravince nella liberal New York e corre per la Casa Bianca. In Italia tutto questo l’ho ascoltato su RadioUno, raccontanto da Barbara Palombelli, moglie del Vice Primo Ministro Rutelli. Uno dei grandi promotori del Partito Democratico.
    Confesso che la Palombelli mi piace, perchè vuole essere un pò la Hillary Clinton nostrana, che prima crea un grande presidente e poi arriva addirittura a prenderne il posto. La nostrana aspirante first-lady deve però ancora imparare molto dalla collega americana.
    Da democratico, quello che non mi piace è che la signora Palombelli, oltre che essere collaboratrice (o editorialista) per numerose riviste private, continui a lavorare per una rete pubblica, conducendo un programma radiofonico tutto suo.
    Infatti questa mattina la signora Rutelli non faceva altro che sottolineare come il successo dei democratici americani sia da attribuire essenzialmente ad una polica “centrista”, simile, ma molto simile (questo non è stato detto, ma era sottointeso) a quanto il famoso consorte sta attuando in Italia.
    Ora, se pure posso condividere l’osservazione, quello che trovo poco liberal e democratico è il fatto che sia proprio lei a sottolineare ciò. Per giunta il massimo l’ha raggiunto intervistando Fassino e chiedendogli di esprimere la propria opinione su come sia necessario guadagnare i voti del centro per governare. Domanda del tutto inopportuna (o opportuna per lei) per il segretario del partito alleato, dilaniato internamente dal dibattito sul Partito Democratico.
    A Roma direbbero “…o ce fà o c’è” ???
    Non sarebbe più democratico, più liberal e meno “conflitto d’interessi”, se la signora Rutelli si dedicasse alla famiglia o si limitasse a qualche editoriale su riviste private.
    Non è per mortificarne la professionalità, ma c’è un problema di opportunità. La Hillary, quella vera, durante gli otto anni di presidenza del marito ha ritenuto opportuno almeno in pubblico fare la moglie (per giunta tradita).
    Insomma quand’è che anche noi avremmo una nostra Hillary Clinton o una con la stoffa di Nancy Pelosi che dopo tre ore che era stata eletta è riuscita a fare fuori quel falco di Rumsfeld ??
    Oppure dovremmo vivere per tutta la vita con il ricordo dell’arcigna Pivetti Presidente della Camera ?

  5. Sergio ha detto:

    È evidente che hanno dato la colpa della sconfitta alla guerra in Iraq, dunque a DOnald.. È questo un caso di accountability con proprieta transitiva? 😉

  6. andrea del bene ha detto:

    Per amore della memoria storica vorrei ricordare che Accountability NON vuol dire:

    -fare il super-ministro dell’economia per 3 anni (ma che è un power ranger?), sbagliare tutto, essere cacciato, essere riassunto dopo pochi mesi e continuare ad aspirare al ministero (Tremonti).
    -essere un pessimo ministro degli interni, essere cacciato, essere riassunto (ancora?) alla chitichella dopo un paio d’anni (ministro per l’attuazione del programma, ve lo ricordate?) e presiedere ora una (inutile) commissione parlamentare (Scajola)
    PS: tutte le magagne di Scajola meriterebbero un’enciclopedia…
    -essere un pessimo governatore di regione, essere cacciato e andare a fare il ministro della salute (storace)
    -distruggere l’identità di sinistra, perdere le elezioni n volte e pretendere di voler ancora comandare (Dalema)
    ecc…ecc…(potrei intasare il server)