Segnalo un bell’articolo di Gianfranco Pasquino su L’Unità che condivido in pieno. Due punti fondamentali: uno, abrogare subito la Legge Elettorale. Prodi e compagnia ci hanno portato in piazza (Piazza del Popolo, per l’esattezza) quando la nuova legge stava per essere approvata e a distanza di 6 mesi dall’insediamento del nuovo governo la legge sta ancora là, a dimostrazione di quanto le segreteria dei partiti (nessuno escluso) abbiano sofferto a scegliersi i parlamentari senza passare per il corpo elettorale. Due, introduciamo il doppio turno alla francese. Alle considerazioni di Pasquino aggiungo che il sistema a doppio turno funziona benissimo per i sindaci e non si capisce (o forse si capisce benissimo) cosa stiamo a scervellarci su altre alchimie se la soluzione è già lì, a portata di mano.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
Una risposta a “Doppio turno”
Beh, però anche Pasquino propone la solita aggiustatina à l’italienne: al secondo turno accederebbero quattro candidati, il che porterebbe ai soliti accordi elettorali di convenienza per salvare il risultato nel singolo collegio.
Insomma, il coraggio di fare le cose per bene in questo paese sembra proprio non averlo nessuno …