30 Novembre 2006

Jonathan & George

Diario

Jonathan Safran Foer, l’autore del mio libro preferito da molto tempo a questa parte (“Molto forte, incredibilmente vicino”) scrive, sulle pagine di Repubblica, del suo cane George. “Io ho adottato George (un danese-labrador-pitbull-levriero-boero e molto altro a pelo corto) perché pensavo che sarebbe stato divertente. Le cose sono andate diversamente e molto spesso è davvero un grosso problema. Cerca di montare gli ospiti, mangia i giocattoli di mio figlio e qualche volta cerca di mangiarsi anche lui, è ossessionata dagli scoiattoli, si scaglia contro quelli che passano sullo skateboard, ha quell´abilità particolare che le permette di trovarsi sempre tra la macchina fotografica e il soggetto da fotografare in tutte le fotografie che vengono scattate quando lei è nei paraggi, appoggia il sedere addosso alla persona meno interessata a lei che si trovi nella stessa stanza, strappa da terra qualunque cosa ci sia stata appena piantata, graffia qualunque cosa sia appena stata comprata, lecca qualunque cosa stia per essere servita e, di tanto in tanto, fa i suoi bisogni dalla parte sbagliata della porta di casa. Mentre scrivo è qui, la testa poggiata sul mio piede e io la amo.”

4 risposte a “Jonathan & George”

  1. Omar Supio ha detto:

    ma Jonathan Safran Foer è contento? Beato lui! Non aveva altri problemi.

  2. Clarissa ha detto:

    J. Grogan, che ha scritto del suo cane labrador in “Io & Marley”, riscuotendo un grandissimo successo, penso che sia molto contento perché grazie al suo cucciolo pasticcione ha guadagnato una montagna di soldi.

  3. Omar Supio ha detto:

    Brava Clarissa! Così ci sto anch’io.

  4. Cirano ha detto:

    Fantastico quel libro di Foer. Condivido in pieno. Vedo che oltre alle stesse idee del mondo e della politica, abbiamo simili idee sulla latteratura.