6 Dicembre 2006

Una fissazione

Diario

Parlando del riconoscimento anagrafico delle coppie di fatto a Padova l’Osservatore Romano ha commentato che “è stucchevole che si presentino queste iniziative come risposte ad una società caratterizzata da convivenze eterosessuali quando i promotori di queste iniziative sono quasi sempre i rappresentanti (l’oramai leggendario Alesandro Zan – nota mia, si capisce) piuttosto delle esigenze delle coppie omosessuali. E’ di questo ultimo fenomeno – conclude la nota – che in verità si parla, di questo i politici stanno parlando dietro l’ipocrisia delle loro sottigliezze dialettiche”. Traduzione: pur di non riconoscere diritti alle coppie gay, sacrifichiamo volentieri anche i diritti delle coppie etero. Praticamente, una fissazione.

3 risposte a “Una fissazione”

  1. Filippo ha detto:

    non sono tanto convinto della tua interpretazione. In effetti, parlando con molti amici (non un campione statistico, lo riconosco) molti identificano i pacs con le coppie gay. Non per cattiveria, quanto perche’ molti pensano “se vuoi i diritti della coppia, allora ti devi anche sposare”, giustissimo ma se non posso (separazioni in corso, etc.)? la disinformazione regna sovrana e le coppie etero -che vorrebbero sposarsi ma non possono- non mi sembrano molto attive sul tema.

  2. Anellidifumo ha detto:

    Secondo me all’OR e in Vaticano sono terrorizzati che se dovessero essere approvate i Pacs o come li vogliamo chiamare, poi molti preti cattolici si pacserebbero con qualche amichetto tenuto nascosto. Hai visto che anche il celibato loro traballa, no? O tempora, o mores! 😉

  3. emilio ha detto:

    E pensare che i Pacs sono solo un primo piccolissimo passo. In molte altre nazioni è già ammesso il matrimonio con adozione per le coppie omosessuali. E in Italia ancora a lottare per un qualche riconoscimento giuridico.. Manco i Pacs, qualcosa di meno. Ma come si può ? Pure in alcuni stati Usa è ammesso il matrimonio (Massachussets). E nei recenti referendum per il ban sui matrimoni gay in Arizona l’abominevole norma non è passata e negli altri Stati, a parte il preistorico Tennesse, è stato approvato il ban ma con percentuali di molto inferiori a quelle che si sarebbero viste fino a qualche anno fa.
    L’Italia ormai mantiene il primato solitario di stato più bigotto, omofobico e ipocrita in tutto l’Occidente.