24 Gennaio 2007

Una voce, la piazza

Diario

Su Repubblica di oggi c’è la critica di Giacomo Pellicciotti che ha assistito alla prima del nuovo tour di Fiorella Mannoia; cosa ne pensi lo si capisce bene dall’ultima e definitiva parola del suo pezzo: immancabile.
Non credo di poter considerarmi un fan di nessun particolare cantante, anche se di certi pochissimi artisti compro gli album prima ancora di averli ascoltati e Mannoia è una di questi (so che l’elencazione degli altri mi farebbe perdere seduta stante amicizie antiche e recenti ma pur sempre preziose, quindi lascio perdere). Il fatto è che alla voce di Fiorella Mannoia sono legati alcuni tra i ricordi più cari che ho, quasi tutti familiari e privati ma uno decisamente politico e ugualmente importante.
Era il primo maggio del 2001. Ero davanti alla tivvù e vidi Fiorella Mannoia – luttuosa e ieratica quel giorno, che nemmeno Irene Papas – salire sul palco in una Piazza San Giovanni muta e col fiato sospeso. Non disse nemmeno una parola e nel silenzio immobile prese a cantare una “La storia siamo noi” che non avrei mai più dimenticato. Mancavano meno di due settimane alle elezioni politiche del 13 maggio 2001 e sapevamo già come sarebbero andate a finire.

6 risposte a “Una voce, la piazza”

  1. Kkarl - Pennarossa ha detto:

    Le mie “dichiarazioni d’amore” per Fiorella Mannoia sono sparse per i blog per cui qui non posso che confermarle.
    Un mese fa sono stato alla presentazione che ha fatto alla libreria Feltrinelli di Roma: semplice, affascinante, determinata, impegnata …:veramente una di noi!
    Ricordo alcuni suoi concerti dove ha manifestato il suo impegno con discrezione ma con convinzione. La bandiera della pace sventolata alla fine era la “sua bandiera”, si capiva che non lo faceva per scena o ruffianeria.
    Ripeto una cosa che ho già scritto: è l’unica cantante le cui canzoni non me la sento di “scaricarle”.

  2. Giodi ha detto:

    complimenti alla “roscia”, ma comunque ci sono moltissimi artisti (quasi tutti, tranne quelli antipatici e strasfondati di soldi) di cui non me la sento di scaricare a sbafo!

    i musicisti generalmente non hanno una lira e il loro lavoro va pagato il giusto!!!
    🙂
    G.

  3. federico ha detto:

    W e-mule

  4. lu Terron Fabio ha detto:

    il commento nn c’entra molto cn il discorso di Fiorella Mannoia, ma riguarda il bisogno di rinnovamento nella politica italiana, sull’esempio di Zapatero. Ivan, ti ho visto al programma “Crozza Italia”, uno dei pochi che ti ha dato spazio, se nn l’unico..
    ti volevo dire che sn cn te, che credo nella tua sfida, anche se è davvero difficile la situazione…continua la lotta…nn sei solo! ! !

  5. Andreas Martini ha detto:

    Visto che condividiamo l'”amore” per la Mannoia ti perdono l’erroe grossolano sui Cossiga padre e figlio! 🙂

  6. erminio ha detto:

    ho smesso di acquistare e di ascoltare fiorella mannoia proprio dopo quel famoso concerto…