Lunghissima riunione in banca, telefonino silenziato. Un solo beep, SMS in arrivo: “Il governo per due voti va sotto al Senato”. Capperi.
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Ivan Scalfarotto
Sottosegretario di Stato al Ministero dell'Interno nel Governo Draghi. Deputato di Italia Viva. Mi occupo di democrazia, di diritti e libertà, di enti locali, impresa e affari internazionali.
Ho fondato Parks - Liberi e Uguali.
18 risposte a “Beep”
e adesso?
siamo coerenti e salutiamo la curva?
siamo italiani e troviamo l’escamotage?
siamo uomini o caporali?
Temo che saluteremo la curva tornando in campo da caporali.
Ragazzi: se va bene ci aspetta un rimpasto con Follini …
mandiamoli a casa, tutti…a destra e a sinistra….
qui ci vuole una classe politica nuova
ci vuole coraggio, senso della moralità al di là del credo politico…
sarà qualunquista, ma verrebbe da dire : “A loro che gliene frega…una poltrona la avranno alla maggioranza e all’ opposizione”
IVAN, SALVACI TU !!!!
ho appena terminato di vedere in tv il question time:sono sdegnato,urla da stadio,insulti,calorosi inviti ad andare a casa invece di presentare le interrogazioni.Tutta scena perche’ erano in diretta televisiva…triste…e perdo la voglia di farmi rappresentare,da destra,centro o sinistra…Come dice Beppe Grillo meglio lasciar stare e ricominciare dal basso con la democrazia diretta e i cittadini prima di tutto.
Francesco
Ciao a tutti/e.
Non so voi, ma comincia un pò a preoccuparmi questa incapacità di governare che temo possa portarci non già all’anarchia ma al ritorno della figura dell'”uomo forte”, da molti (ahimè) auspicata…. E dire che la nostra storia ci dovrebbe avere insegnato qualcosa in proposito… Per indole io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, ma a questo punto mi viene da chiedere: pieno di che?
Ivan, inventiamoci qualcosa.
Baci a tutte/tutti.
Massimo
Ciao a tutti/e.
Non so voi, ma comincia un pò a preoccuparmi questa incapacità di governare che temo possa portarci non già all’anarchia ma al ritorno della figura dell'”uomo forte”, da molti (ahimè) auspicata…. E dire che la nostra storia ci dovrebbe avere insegnato qualcosa in proposito… Per indole io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, ma a questo punto mi viene da chiedere: pieno di che?
Ivan, inventiamoci qualcosa.
Baci a tutte/tutti.
Massimo
Ciao a tutti/e.
Non so voi, ma comincia un pò a preoccuparmi questa incapacità di governare che temo possa portarci non già all’anarchia ma al ritorno della figura dell'”uomo forte”, da molti (ahimè) auspicata…. E dire che la nostra storia ci dovrebbe avere insegnato qualcosa in proposito… Per indole io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, ma a questo punto mi viene da chiedere: pieno di che?
Ivan, inventiamoci qualcosa.
Baci a tutte/tutti.
Massimo
Ciao a tutti/e.
Non so voi, ma comincia un pò a preoccuparmi questa incapacità di governare che temo possa portarci non già all’anarchia ma al ritorno della figura dell'”uomo forte”, da molti (ahimè) auspicata…. E dire che la nostra storia ci dovrebbe avere insegnato qualcosa in proposito… Per indole io vedo il bicchiere sempre mezzo pieno, ma a questo punto mi viene da chiedere: pieno di che?
Ivan, inventiamoci qualcosa.
Baci a tutte/tutti.
Massimo
Ho la netta sensazione che la parola Quirinale pronunciata da Prodi significhi dimissioni. Nuove elezioni? Nuovo trionfo di Silvio?
Vedrete si farà un Pordi bis, senza D’Alema agli esteri. E spero con quattro o cinque ministri di Rifondazione, sia perché ha legittimante i numeri, sia perché non può restare in eterno quasi solo in Parlamento. Se la politica di Governo non va mai bene, allora la deve fare anche Rifondazione in prima persona, sennò non se ne esce mai. E a parlare con Bush e Cheney da ministro degli esteri ci mandiamo Diliberto.
Allora io avrei due cose da dire:
uno. Non sono stati Pininfarina e Andreotti (contavamo su Pininfarina e Andreotti?), sono stati Franco Turigliatto (Prc) e Fernando Rossi (ex Pdci)
due. I Dico la legge elettorale ce li sogneremo…
e se va avanti così… tutti “comodamente” seduti in un grande, grande centro…argh!
Prima di tutto:finalmente in occasione della manifestazione “Diritti ora” avrò modo di ascoltarla e spero conoscerla.Abito in una cittadina di 40mila e passa abitanti e alle primarie siamo stati gli unici due a “fiutare” la persona giusta a cui donare la nostra fiducia:Ivan Scalfarotto!Detto questo, totale condivisione con il pensiero di Davide Martini. Toccherà a noi però essere dopo più responsabili nel portare avanti le nostre idee.
Marlène
Leggendo le notizie su Repubblica mi sono improvvisamente ricordato perché alle primarie avevo votato per te. E immagino che la stragrande maggioranza dei 26000 stia provando la stessa sensazione.
Ora sono cazzi. Ho paura che gli squatter che occupano abusivamente il Parlamento grazie a una legge elettorale anticostituzionale faranno quadrato attorno alle loro poltrone. Un governone di unità nazionale, che non farà nulla salvo completare i mesi necessari alle new entry per avere il vitalizio, dopodiché si spartiranno le nostre ossa.
1) alla lista dei “campioni” fatta da Marta, aggiungerei d’ufficio l’ineffabile senatore Di Gregorio che – per quanto mi riguarda – dovrebbe essere interdetto a vita da ogni carica pubblica …
2) caro Ivan, sono mesi che ti dico che va a finire così (d’altra parte era una profezia fin troppo facile, visti i numeri); l’unica domanda che ha senso, a questo punto, è questa: sei pronto?
Perchè è chiaro che, arrivati a questo punto, non c’è partito democratico che tenga. Serve un nuovo soggetto politico, che spazzi via tutta la sinistra, radicale o moderata che sia e che ne prenda il posto.
Prima che lo faccia qualcun altro.
Ok, il governo Prodi si è appena dimesso.
“La Repubblica” (sempre più illegibile) sul suo sito insiste col concetto che “sono stati decisivi due senatori a vita”…
Comunque la si pensi, a me sembra che i fatti parlino chiaro. Il governo Prodi è caduto perché due senatori di Rifondazione Comunista hanno votato no. Ricordiamocelo.
Non vorrei essere cinico ma il teatrino della politica è stato ancora più squallido: cito da Christian Rocca: “Scoop: la colpa è di Capezzone.
Il senatore che ha messo in minoranza la maggioranza si chiama Turigliatto. Ha fatto il bel gesto, votando No e dimettendosi da senatore. Turigliatto è il senatore di Rifondazione che, in seguito allo sciopero della fame di Cap., alla Giunta delle elezioni del Senato si è appreso che dovrà lasciare il suo posto di senatore a un legittimo titolare della Rosa nel Pugno-
21 febbraio”
Approvo il commento di Mario. Ma che Partito Democratico! Serve un soggetto nuovo, rigorosamente giovane nelle idee e nelle persone. Un partito realmente moderno, non un riaggiornamento di ideologie obsolete nate più di un secolo fa e non più adeguate alla realtà odierna. Questi e gli anni futuri saranno anni piene di cambiamenti, rivoluzioni sociale, mediche e sociali. Qualsiasi cosa nata prima di questo secolo è già obsoleta ORA!