Se c’è stata una persona che durante la mia esperienza politica ha dimostrato superficialità, ignoranza, mancanza di rispetto e assoluta leggerezza rispetto alla mia omosessualità, quella persona è stata senza ombra di dubbio Pierluigi Diaco.
L’episodio che potete leggere qui sotto è tratto da “Contro i perpetui” e l’ho raccontato nel libro come l’esempio più cristallino dell’omofobia italica, quella strisciante, quella peggiore, quella che si nasconde dietro l’umorismo, quella che quando poi ti difendi non sono loro che sono omofobi, sei tu che soffri di mancanza di spirito. Quell’omofobia del tutto identica al maschilismo gallista e laido che continuamente ricopre le donne di complimenti allusivi e non richiesti e che quando le poverette provano ad arginare non son gli uomini che s’allargano, sono loro che sono isteriche.
Dico subito che io non ce l’ho con Diaco, che al limite mi sta pure personalmente simpatico, e del quale peraltro ignoro l’orientamento sessuale. Figurarsi: dovessi avercela con tutti gli omofobi del paese non avrei tempo di fare altro in tutta la mia giornata. Ma sono invece veramente arrabbiato con chi questa manifestazione ha organizzato senza curarsi di verificare accuratamente il curriculum – e non ci sarebbe voluto molto – di chi in quella manifestazione alla fine ci rappresenterà tutti (me compreso).
“La sera dopo le Primarie ero ospite di Pierluigi Diaco a Rai News 24, insieme a Vannino Chiti, Enrico Boselli e Franco Giordano, in collegamento con Alfonso Pecoraro Scanio e Rosy Bindi. Alla domanda del conduttore «Scalfarotto, ma lei cosa sa fare? Che le facciamo fare in politica adesso?» (una domanda già singolare di per sé, mi chiedo a chi altri l’abbia rivolta a parte me), racconto la mia storia professionale, l’esperienza del diversity managment e mi propongo come “addetto” alle pari opportunità. A quel punto Rosy Bindi dal mega schermo scuote vistosamente la testa: «Eh no, Ivan, se a noi donne togliete pure le pari opportunità, che ci rimane»? A parte il fatto che non vedo per quale motivo una donna non possa aspirare al ministero dell’Industria o della Difesa (come se esistessero dicasteri “di genere”), il punto è come il conduttore sceglie di risolvere la questione. Rivolto al video: «Rosy Bindi, ma in fondo Scalfarotto non è forse una bella signora della politica italiana»?
Mi sono davvero inalberato, la frase era veramente beota e offensiva, ma non ho perso la calma nemmeno per un attimo.
– Scusi Diaco, che cos’è che ha detto?
– Che lei è una bella signora della politica italiana. Che fa Scalfarotto, se la prende?
– No, Diaco, non è che me la prendo. È che io sono un signore, non una signora. Ha presente la differenza tecnica tra un signore e una signora? Bene, se ce l’ha presente capirà senz’altro che non sono una signora.
– Ma la mia era una battuta di spirito…
– La sua è una battuta idiota, il suo spirito non è accettabile. Io sono un politico, sono qui per contribuire a cambiare alcune cose di questa società e finché ci saranno persone come lei che faranno con leggerezza certe battute e persone come me che non glielo impediscono, queste cose non cambieranno.
La discussione è continuata a trasmissione conclusa. Diaco, col quale dietro le quinte ci davamo chiaramente del tu, mi fa:
– Ivan, tu sei un ragazzo intelligente, ricco e simpatico, non credi di aver che esagerato?
– Pierluigi, io sarò magari ricco, intelligente e simpatico come dici tu, ma sai a quante persone che non lo sono necessariamente (magari fanno il manovale in Sicilia e non hanno né i soldi né il tempo per essere simpatici) tu rendi la vita impossibile con queste battutine? Sai quanto tu contribuisci ad autorizzare con queste frasi le vessazioni a cui gli omosessuali sono soggetti in questo paese? Quindi tu non lo puoi fare, e io non te lo posso permettere.”
39 risposte a “Un omofobo a Piazza Farnese”
Bravo Ivan, quando ho saputo che Diaco sarebbe stato a Piazza Farnese mi sono subito ricordata di questo tuo racconto, che ho davvero piacere di leggere qui.
M
Chi può dirlo, magari Diaco andrà a Piazza Farnese per fare finalmente un immenso coming out. Che metteremo, come grado di sorpresa, subito dopo a quello che prima o poi farà il senatore a vita Colombo.
Grande Ivan, “adoro” i tuoi ragionamenti e il modo di esporli…!!! Chiaro, sintetico e diretto.
Ivan, a proposito della tua frase su chi non si può permettere di essere simpatico, dai un’occhiata qui: Gay sardo minaccia di uccidersi dalla torre civica cittadina a causa delle discrimianzioni subite.
http://www.arcigaymilano.org/stampa/rs.asp?BeginFrom=0&ID=28300
Io detesto cordialmente Pierluigi Diaco, mi sembra il tipico esempio di aspirante perpetuo travestito da noiggiovani.
questa mi mancava.bravo.gli hai risposto come si meritava.
ciao.
Conosco Diaco e la sua protervia.
Non mi meravigliano certe sue uscite.
Hai la mia totale e completa solidarietà.
Alessandro
Pierluigi Diaco(no) ricorda molto il secondo Socci! Integralismo e finte carezze.
Ivan il post è SPLENDIDO. Volevo però segnalarti un articolo del corriere sul tema “italia paese arretrato” e dintorni. Non ho la tua mail quindi te lo spiattello qua.
Rubbia parla del solare e delle energie alternative. Si finisce per parlare della ricerca in italia e il premio Nobel si esprime con la sua usuale schiettezza:
“…Il sistema è addormentato e conservativo, non esiste la necessaria organizzazione, non si stabiliscono le priorità e non si lascia spazio alla meritocrazia. Da noi uno Steve Jobs che inventa il personal computer in un garage della California, anche se lo inventasse non riuscirebbe mai a costruirlo e diffonderlo.”
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache
/2007/03_Marzo/09/caprara.shtml
Leggete un po’qua…
Dal sito di Caffè Europa
“Qualsiasi Gay Pride è un pretesto per travestire la lobby dei gay come se fosse un movimento di persone che rivendicano diritti negati. E’ ora di smetterla: i gay nella politica, nell’informazione, nella cultura e nel fitness italiano. Comandano, licenziano, assumono, si sposano con le donne e poi si rivendono nei cinema…si nascondono…con soddisfazione nei parchi e nei cessi di mezz’Italia per onorarsi e farsi onorare.”
Pierluigi Diaco, Il Foglio 8 giugno 2002
son sempre dell’idea che alle politiche ti avrei votato volentieri. aspetto le prossime? con fiducia?
Non so se umanamente sia simpatico, non lo conosco per fortuna (già ha popolato dei miei incubi anni fa, mi basta e mi avanza come conoscenza), ma Diaco è un imbecille vero (omofobo o meno), di quelli terribili, convinti di essere acuti, che le loro siano domande scomode (non insulse e a volte maleducate), di quelli che ti vogliono insegnare qualcosa.
Un finto giovane e un vero antipatico antipatico (non un antipatico simpatico… quelli lì mi piacciono).
Certo che, dopo uno scambio di battute come il vostro avrebbero dovuto depennare Diaco da qualunque lista di intervenuti… e invece…
Io da sempre litigo facendo la figura della rompiscatole bacchettona contro questo atteggiamento infido e strisciante per cui una battuta razzista fa inorridire (e nemmeno tutti) una battuta omofoba no, fa ridere, non fa male a nessuno e ci si può pure andare pesante. Perchè hai perfettamente ragione tu, sono queste battute (esattamente come quelle sulle donne e alle donne) che contribuiscono a rendere la vita difficile alle persone, a farle sentire diverse e a colpevolizzarle, a saldare una mentalità già fin troppo salda di derisione e di “esclusione”. Sono quelle battute, che vengono da quelli che si sentono anche progressisti e che non ammetterebbero mai di avere un problema nei confronti dell’omosessualità (come non ammetterebbero mai che in metropolitana se sale un ragazzo maghrebino stanno attenti al portafogli, ma lo fanno, e poi glielo frega un ragazzo italiano ben vestito). E io continuo ad arrabbiarmi e a litigare, perchè vorrei vivere in una società un po’ più libera ed avanzata, anche se non è per me che fa la differenza, ma per altri (ma purtroppo non siamo poi in tanti a difendere battaglie non nostre, solo per un principio, ed è questo che secondo me non aiuta, anche…).
Tu non smettere di “rompere”, di precisare, di ribattere. A poco a poco le cose cambiano e migliorano e di Diaco spero si ricorderanno in pochi in futuro, io stessa l’avevo rimosso! 🙂
ma se Diaco è omofobo, come mai ha cercato di baciarmi a casa sua (peraltro riuscendovi)?
trattasi di fuoco amico, caro scalfar8!
a parte il “caso Diaco”, qualche punto e qualche domanda.
1.sono d’accordo in teoria nel non precludere i ministeri per “genere”. tuttavia la realtà – che l’unico luogo della politica – impone che il tanto-da-fare per la parità tra uomini e donne consiglia tatticamente di lasciarlo alle donne. speriamo per poco (nel senso che ridurremo presto le differenze, ma è un ottimiso della volontà).
2. l’opportunità di cui sopra è quella che giustifica anche manifestazioni come quella di sabato o altre (tipo il gay pride).
3. domanda: non sarà che stiamo facendo il gioco della “ossessione sessuale” (cfr. Merlo ieri su repubblica) della Chiesa con la sottolineatura della differenza sessuale come elemento per rivendicare diritti della persona?
(non mi dilungo, ma il passaggio da una “legge contro la violenza sessuale” a una legge “contro la violenza alla persona” mi fa pensare a non mettere mai la sessualità al centro delal rivendicazione dei soggetti. Non più, non in una società che ormai deborda di iper-sessualità e che porta due omosessuali a fare la più offensiva, verso le donne, delle pubblicità).
5. a questo proposito, io spero che tattica politica e opportunità portino a mettere avanti la manifestazione delle persone senza l’ostentazione anche gioiosa o folkrorica di questa stessa, in forme del tutto superflue? tradotto: quello di sabato non è il fgay-pride, le copie di fatto riguarda molte persono, indipendentemente dal loro orientamento sessuale – e se proprio vogliamo dirlo, quello omosessuale è una minor parte –
saluti
Ciao a tutte/i.
Confesso di non conoscere affatto il Sig. Diaco e il fatto che domani sia presente a Piazza Farnese dopo aver letto il testo di questo post mi lascia allibito…
Ivan “una bella signora della politica italiana”?
Magari il Sig. Diaco (quanti anni ha?) è avvezzo all’uso di questo suo bagaglio di ovvietà e di “battute di spirito” nell’ambiente che gli è forse più familiare (Dolce & Gabbana? Lele Mora? Buona Domenica? Platinette?).
Chissà….
Baci a tutti/e e a domani.
P.S.
Chi ha visto annozero ieri?
Ivan, non pensi che sia il caso di aprire un post al riguardo?
Ciao.
Massimo
Ciao a tutte/i.
Confesso di non conoscere affatto il Sig. Diaco e il fatto che domani sia presente a Piazza Farnese dopo aver letto il testo di questo post mi lascia allibito…
Ivan “una bella signora della politica italiana”?
Magari il Sig. Diaco (quanti anni ha?) è avvezzo all’uso di questo suo bagaglio di ovvietà e di “battute di spirito” nell’ambiente che gli è forse più familiare (Dolce & Gabbana? Lele Mora? Buona Domenica? Platinette?).
Chissà….
Baci a tutti/e e a domani.
P.S.
Chi ha visto annozero ieri?
Ivan, non pensi che sia il caso di aprire un post al riguardo?
Ciao.
Massimo
Ciao a tutte/i.
Confesso di non conoscere affatto il Sig. Diaco e il fatto che domani sia presente a Piazza Farnese dopo aver letto il testo di questo post mi lascia allibito…
Ivan “una bella signora della politica italiana”?
Magari il Sig. Diaco (quanti anni ha?) è avvezzo all’uso di questo suo bagaglio di ovvietà e di “battute di spirito” nell’ambiente che gli è forse più familiare (Dolce & Gabbana? Lele Mora? Buona Domenica? Platinette?).
Chissà….
Baci a tutti/e e a domani.
P.S.
Chi ha visto annozero ieri?
Ivan, non pensi che sia il caso di aprire un post al riguardo?
Ciao.
Massimo
Ciao a tutte/i.
Confesso di non conoscere affatto il Sig. Diaco e il fatto che domani sia presente a Piazza Farnese dopo aver letto il testo di questo post mi lascia allibito…
Ivan “una bella signora della politica italiana”?
Magari il Sig. Diaco (quanti anni ha?) è avvezzo all’uso di questo suo bagaglio di ovvietà e di “battute di spirito” nell’ambiente che gli è forse più familiare (Dolce & Gabbana? Lele Mora? Buona Domenica? Platinette?).
Chissà….
Baci a tutti/e e a domani.
P.S.
Chi ha visto annozero ieri?
Ivan, non pensi che sia il caso di aprire un post al riguardo?
Ciao.
Massimo
Ma, soprattutto, cosa c’entra il fatto che sei ricco con la tua reazione?
Scusate, se appaio impopolare, ma in questo clima tutto scandalizzato qualcuno dovrebbe spiegarmi perchè la “signora” di Diaco è inaccettabile mentre il Diaco(no) no.
Cos’è, la solita cosa che se si vuol denigrare l’avversario gli si da dell’intergralista, del clericale, del cattolico oltranzista (e quindi del diacono)?
Chiaro che mi aspetterei delle argomentazioni non le solite robe tipo “se non lo capisci sei omofobo, integralista, rozzo ecc.”
E chiaro anche che non si discute la legittimità dell’utilizzo del termine “signora”: solo si riflette sul famoso broccardo della pagliuzza e della trave.
No perchè io posso capire (anzi: capisco) che un uomo (anche/proprio perchè omosessuale) possa sentirsi offeso se chiamato “signora”.
Però poi non capisco perchè gli stessi che pretendono rispetto e si offendono per le parole di Diaco si presentano ai loro raduni – per esempio – vestiti da Papa omosessuale.
Non ho avuto l’occasione di seguire questo scambio di commenti a suo tempo a Rai News 24, ma concordo con il parallelo di Marco con il Socci “pertuttelestagioni”.
Diaco viene spesso invitato ai dibattiti radio tv e conduce programmi in veste di rappresentante della “classe giovanile” quando a mio parere, dietro al suo tono di voce acuta da sbarbato e al suo atteggiamento da universitario snob e saccente, si cela un uomo (Diaco va per i 40!) di un opportunismo strisciante e della peggior specie.
Basta leggere i suoi articoli e i suoi interventi con un pò di attenzione per ritrovarsi di fronte un bigotto conservatore con le scarpe da tennis.
La sua presenza alla manifestazione è quanto di meno opportuno mi sarei aspettato.
Non sono ormai più tanto facile allo stupore dopo tutto ciò che accade.
Caro Ivan, spero che in qualche modo tu torni ad arricchire il panorama desolante della politica italiana.
Concordo con max&dom su Annozero di ieri, io il mio bel post gliel’ho fatto. Davvero deprimente!
Ieri sera ho visto la trasmissione “Anno zero”.Avevo letto la mattina il trafiletto di “Repubblica” su Ivan…Ma dai! Chiamiamolo pure “Ivan il terribile”!Questa persona ha portato alle primarie più di 26mila voti e non può essere invitato ad una trasmissione perfettamente calzante, con il governo attuale, con le delusioni ricevute, con i diritti e le pari opportunità.Possibile che il modo gentile, garbato,intelligente e decisamente spiazzante per alcuni debba essere bandito dalla TV di Stato? Io l’ho votato e mio figlio di 33 anni pure.Crediamo in lui in quanto persona seria e affidabile e tanto per dirla tutta siamo eterosessuali.Ma possibile che se a due generazioni così diverse e distanti (1950 e 1974)arriva questo messaggio e chissà a quante altre persone, famiglie, cittadini arriva…possibile che ci si debba ricorrere soltanto all’ex compagno delo stilista Versace e a quello straordinario ragazzo tutt’altro che saccente ma molto, molto “scalfarottiano”?
Ivan il terribile non può argomentare…succederebbe quello che è capitato alle Invasioni Barbariche:applausi continui non richiesti.E’ semplicemente ritrovarsi nel pensiero espresso dall’altro, ma perchè deve fare così paura!A domani!Arrivederci a tutti e ricordatevi LA LIBERTA’ E’ PARTECIPAZIONE!
@ mario: il tuo punto 4 è un po’ fuorviante. Nel momento in cui, del tutto a sproposito, Diaco fa una battuta del genere è lui a mettere al centro l’ossessione della sessualità. A me delle preferenze sessuali di Diaco, di Scalfarotto e della Bindi non me ne frega nulla. Ma nel momento in cui fa una differenza negativa per qualcuno allora me ne frega. L’ossessione è degli altri, di quelli che devono fare i “distinguo” e che di fatto distinguono perchè discriminano.
(per Enrico O. fuoco amico o problemi ad accettarsi? o peggio ancora la convinzione che tutti abbiano lo stesso senso dell’umorismo e lo stesso modo di parlare di certe cose? Non è che perchè io non mi offendo se mi dicono terrona che allora lo posso dire ad altri e tutti me lo possono dire… per fare un esempio).
@joker: Diaco(no) è un gioco di parole su un nome che parte dall’osservazione di un comportamento. Mi pare che le due cose non siano proprio paragonabili. Non è che non si può fare dell’ironia sull’orientamento sessuale di qualcuno, ma non in quel modo, in TV (e non nel salotto di tizio o caio), in un paese come l’Italia e convinti di essere spiritosissimi.
Io Ivan l’ho incontrato qualche giorno fa in una libreria del centro, ed è una persona squisita. Punto.
Ivan, condivido sempre le cose che dici e il modo in cui le dici.
Magari potessimo essere rappresentati da persone come te!
Bravo, ma credo che il giovine Diaco non meriti nemmeno kle tue ingiurie. Scommetto che se ti legge sarà fiero di essre citato ed ne “incasserà” l’onore.
Joker, poi ci dici dove hai visto Ivan Scalfarotto vestito da Papa omosessuale…sarà stato imperdibile!
Beh io mi ricordo qualche anno fa Diaco che leggeva alla radio la lettera con cui la sua ex lo lasciava per mettersi con una ragazza… ne venne fuori un mezzo putiferio…
Credo questo centri qualcosa con la sua (velata?) omofobia… un pò come i bambini che cadono la prima volta e poi non vogliono più mettersi in piedi…
Bravissimo Ivan, e grandissimo post! Tutta la mia stima!
A giudicare dal numero e dal tenore delle risposte di questo post, si può affermare che anche noi “scalfarottini” siamo “permalosi” riguardo queste battute idiote da caserma!
Sapeste quante ne sento tutto il giorno e quanto mi sforzo per non litigare con tutti e per non andarmene sbattendo la porta!
grazie ivan per aver difeso i diritti di chi spesso non può difendersi da solo!
La battuta e’ sicuramente cretina ed imperdonabile nel corso di un dibattito politico. Vorrei vedere cosa avrebbe detto la Bindi se Diaco avesse rovesciato la battuta con un ‘certo che anche lei onorevole Bindi, non sarebbe appropriata al ministero delle pari opportunita’. Non e’ che lei sia proprio quel che si direbbe una bella signora della politica italiana’.
La verita’ e’ che comunque mi pare che la cattiva uscita di Diaco sia piu’ il frutto di una certa tendenza del ‘giornalista’ a fare il tipo spiritoso con personaggi meno forti che di una reale omofobia…
Olmo, cambiando l’ordine dei generi il risultato cambia.
Ivan, un OT: leggiti questo che mi pare interessante: http://www.ilcantiere.org/
index.php?option=com_content&task
=view&id=582&Itemid=70
Diaco usciva con un ragazzo che conosco.
Diaco è un vero idiota. E’ riscito a farsi cacciare da tutte le parti. Quando era a radio2 e faceva il 3131 rispondeva male alla gente e li prendeva per il culo. I forum della rai era pieni di insulti rivolti al conduttore e ci sono voluti 2 anni perchè non venisse richiamato più.Un vero stronzo.Non ho mai capito perchè gli si sia dato tanto credito. Stessa fine prima a rainews 24 e poi a skytg24. Mi stupisce che sia Diaco a condurre una manifestazione per i diritti dei gay. Uno che non conosce alcun diritto civile nei confronti delle persone.
Bravo, Ivan, a piazza farnese, ho incontrato degli amici e appena s’è capito che sul palco c’era diaco c’è stato tutto un gran infilarsi dita in gola…. è una delle persone più ignoranti, arroganti, sciocche e presuntuose che si siano mai viste. Provando a fare una ricerca su google viene fuori di tutto! Ma lui è così. Il mio vero problema è in base a cosa è stato messo lì……
Ivan, ma tu c’eri a piazza Farnese, alla fine? Io sono arrivata alle cinque, ho fatto un giro ma ovviamente era piuttosto difficile incontrarsi! Mi sarebbe piaciuto conoscerti.
saluti
Pierluigi Diaco è un giovane anziano, un conservatore della modestia (sinonimo di mediocrità) di questa Italia stanca e manipolata da 70enni al potere che non ci portano da nessuna parte.