Ho conosciuto Sciltian Gastaldi durante le primarie. Mi è piaciuto subito, è uno in gamba, sveglio, con il coraggio delle sue idee chiare. Abbiamo lavorato un sacco insieme e ci siamo tenuti in contatto anche a buriana elettorale passata.
Quando ho deciso di aderire al Partito Democratico sapevo bene che Sciltian non sarebbe stato d’accordo per nulla e sapevo che avrei messo a rischio il progetto di lavorare assieme a questo nuovo blog, dove lui avrebbe avuto un ruolo molto importante, quello di coordinatore della sezione “laicità”.
Ancora una volta però Sciltian mi ha piacevolmente stupito, e nonostante le sue nettissime posizioni sul PD, le più negativamente nette che abbia potuto ascoltare, ha comunque accettato di lavorare al progetto, a condizione che fosse specificato in ogni dove sul blog che la sua partecipazione non era in nessun modo indicativa della sua adesione al Partito Democratico.
Dato che io sono un democratico davvero – e mai penserei, com’è ovvio, di circondarmi solo di persone che la pensano in tutto e per tutto come me – ho preso la cosa abbastanza scherzosamente pensando che appena avessi potuto caricare sul sito la biografia di Sciltian avrei provveduto ad indicare nel testo questa cosa. Così questo pomeriggio, quando ho caricato il primo post di Sciltian non ho fatto nessun riferimento al Partito Democratico.
Male. Perché alle 21.29 ora di Mosca ho ricevuto una mail dal titolo: “Manca la dicitura”. Ho pensato che avessi omesso di firmare il post col nome dell’autore. E invece no. Sciltian mi scrive: “Manca la dicitura ‘L’autore di questo articolo non sostiene e non vota per il Partito Democratico’”. Ahi. Faccio ammenda con questo post e provvedo immediatamente ad aggiungere la dicitura al nome di Sciltian mediante asterisco e nota a pié di pagina.
Ne approfitto però per ribadire una volta e per tutte che in questo blog si intendono fare delle battaglie politiche di civiltà e che questo luogo non è un luogo di appartenenze ma di contenuti, non un luogo di fedeltà ma di pensiero e che tutta la gente che scrive qui dentro (con o senza asterischi e note a pié di pagina) spero abbia in comune con me non tanto la tessera del mio partito, quanto il mio patrimonio ideale.
La sfida per me e per il PD sarà proprio riuscire a portare dentro il nuovo partito tutto intero quel patrimonio ideale. Ma questa, chiaramente, è un’altra storia.
3 risposte a “Sciltian, il blog e il Partito Democratico”
Beh anzitutto grazie per il post monografico, che non mi aspettavo proprio. Poi che vuoi che ti dica? Ricordi quel comico italiano che diceva “per la precisione”? Ecco, appunto. 🙂
A proposito di asterischi, ho un dubbio, Federico Lazzarovich è il first gentleman o solo un Federico a caso?!?
Bravi tutti e due! *
(*) L’autore di questo post non si riconosce nelle proprie idee