25 Aprile 2007

Qualcuno TV

Diario

Pierluigi%20Diaco.jpegIl Corriere ha lanciato con grande clamore, nella sua edizione di ieri, la notizia della possibile nascita di una televisione del Partito Democratico che nascerebbe sulle ceneri di Nessuno TV.
L’idea sarebbe tutta DS: Verducci la pensa, Caprara prende le consegne e incarica Diaco di perfezionare il progetto. Peccato che la Margherita non ne sappia nulla: Zanda, interpellato, scrolla le spalle e dice di non saperne nulla e, anzi, di non avere notizie di Diaco da un anno almeno.


La notizia rimbalza sui blog: Adinolfi si interroga, Caprara seccamente smentisce, ma Diaco – con la mail qui sotto che ho ricevuto e che volentieri pubblico – conferma la notizia (e cerca consigli).
“Caro Ivan,
chiedo spazio sul tuo blog per ragionare insieme ai tuoi lettori di un’idea a cui sto lavorando con passione e determinazione. Con un gruppo di amici stiamo pensando di far nascere PDTelvision, la tv del Partito Democratico. Un’emittente tutta da costruire, tutta da pensare, da ideare. Io qualche suggestione e idea già l’ho buttata giù, mi farebbe comunque molto piacere sapere cosa ne pensa il popolo del blog: come la farebbe, quali giornalisti e conduttori coinvolgerebbe, con quale spirito la imaginerebbe. Infine auspico un tuo contributo e qualche tuo buon consiglio.
Con amicizia sincera,
Pierluigi Diaco”

12 risposte a “Qualcuno TV”

  1. Barbara ha detto:

    Ma la De Filippi no, eh ?:o)

  2. Cirano ha detto:

    Bella cosa che venga data in mano ad un super cattolico conservatore come Diaco la potenziale TV del Partito Democratico. Dopo la conduzione della manifestazione pro DICO, questa mi sembra la seconda brillante furbata.
    Per me Diaco, con la sua spocchia e il suo tronfio modo di fare, potrebbe andare a grattare la ruggine dalle traversine della ferrovia. Farebbe un piacere enorme all’intera societa’

  3. Salvatore ha detto:

    Diaco, PDTelvision e Partito Democratico. Tutto nuovo e le facce, sempre le stesse.

  4. Alessandro Lanni ha detto:

    Cinquant’anni di storia televisiva: dalla Rai di Eco e Vattimo alla Pdt di Diaco. Debole e’ debole, magari tra trent’anni ci mettera’ pure il pensiero…

  5. Anellidifumo ha detto:

    Diaco? Mi pare perfetto. Non riesco davvero a immaginare un nome più inadatto, più incompetente, più arrogante e più ammanicato con determinati oligarchi. Ha pure una provenienza doc: i gesuiti di Padre Pintacuda. Davvero, è il miglior volto che possa incarnare la Tv del PD.

  6. Paolo ha detto:

    Ma una nuova TV per fare cosa ? Solo per avere le spalle coperte se il PD perde le prossime elezioni e la Rai torna a Berlusconi ?
    E poi chi la paga ? Facciamo una bella legge per finanziare a fondo perso le TV di partito ?
    Diaco vuole idee dal ‘popolo del blog’ – il popolo del blog non guarda la TV, al massimo guarda YouTube

  7. alberto biraghi ha detto:

    Accetto volentieri l’invito di Diaco e affermo che Nessuno TV è il simbolo di tutto quello che un Partito veramente Democratico non dovrà fare, cioè i regali ai portaborse capaci solo di dar prova di fedeltà.
    Claudio Caprara, una vita nel partito, portaborse di Massimo D’Alema nella breve e sfortunata (si fa per dire) esperienza da PresdelCons (all’epoca Claudio in nero di regime organizzava pranzi al san Domenico di Imola e distribuiva biglietti da visita “Staff di massimo D’Alema”) è considerato da molti meno infido dei colleghi detti Lothar per la pettinatura (Velardi, Rondolino e altri simili buontemponi).
    Dopo la caduta di Massimo il Grande, Caprara fu parcheggiato per qualche tempo su un sito web generalista (mi pare Virgilio, ma potrei sbagliare), poi – visto il prevedibile insuccesso, di Rete non capiva nulla – ricevette la responsabilità della prima televisione satellitare dei DS, Iride TV (per la quale coinvolse nientepopodimeno che Andrea Soldani, regista di Santoro provvisoriamente disoccupato e quindi in odore di beatificazione diessina).
    Fu un altro fallimento, Iride TV non se la filava nessuno, anche perché era oggettivamente inguardabile, alla faccia dei soldi spesi.
    Ma il Capo coi Baffi dice che Caprara ha servito bene e deve avere una televisione. Così, grazie a una piega della legge Gasparri che assegna soldi alle iniziative di comunicazioni dei parlamentari (chiamali fessi), viene dotato delle risorse necessarie a fare Nessuno TV. Complici d’eccezione l’on. Debenedetti (quello senza spazio nel cognome, per distinguersi dal fratello ing.) e l’inquietante Luciano Consoli (vari fallimenti alle spalle, compresa La Voce del maestro Indro Montanelli). I soldi provenivano da non si sa bene dove, ma all’epoca ndella nascita di Nessuno una ricerca al Cerved restituì una località offshore notoriamente liberale in tema di tasse come sede legale del socio di maggioranza. Ah, poi c’è pure Taxi Channel tra le iniziative di caprara, ma questa la tengo per la prossima volta.
    Il tutto per dire, caro Ivan, che tra i tuoi coetanei ci sono innumerevoli “perpetui”. Sono quelli che già facevano danni mentre tu ancora davi esami all’università (che loro in genere non hanno fatto).
    Nei tuoi sogni c’è lo stesso rinnovamento che c’è nei miei, quindi mi auguro di sentirti gridare forte perché ogni iniziativa nuova – soprattutto nel campo della comunicazione – venga assegnata a facce nuove, fresche, incontaminate, libere, brillanti, con all’attivo tanti esami all’università e poco servizio agli ordini dei potenti. E comunque, come dicono i commenti qui sopra, niente TV, ma Web e radio. Con nomi, facce, contenitori e contenuti nuovi e innovativi. Nessuno TV è nuova quanto una pensionata e attraente quanto la stessa pensionata, ma in minigonna e reggiseno push-up.
    Sarebbe un primo, piccolo passo per ripulire il paese dalla casta che lo domina da oltre mezzo secolo. Piccolo, ma importante.

  8. LUCA ha detto:

    Diaco mi sembra adattissimo come uomo immagine del futuro PD
    Sfuggente,logorroico,presuntuoso,moderatissimo

  9. daniela ha detto:

    Mi convinco sempre più che in realtà io sono una fan di Biraghi, che devo avere incontrato in un’altra vita…
    Ivan, ti prego, dagli retta!
    Non sono una tua “fedele”, piuttosto una curiosa, però sarebbe bello poter contare su persone come te. Faciamo che l’iscrizione ai ds-in-scioglimento non ti fa peggiorare…

  10. carcamanno ha detto:

    Diaco, mi pare non ti vogliano tanto bene…(bello il commento di Luca Sofri sul suo blog).
    Facendo una pura analisi del testo che hai postato la parola “suggestione” mi fa rabbrividire, puzza di fregatura e di fiction.
    In quanto alla Defilippi (anzi in quanto alla moglie di Maurizio Costanzo, quello di Buona Domenica che predicava TVsogni con i suoi amichetti ammanicati) mi immagino gia’ il programma “Amici del PD”. Ivan, tu sai cantare e ballare?

  11. Alessandro ha detto:

    Se a Diaco togliete la “a” diventa Dico, che forse è un argomento più interessante.
    A parte questo, ogni volta che penso a lui, mi pento di non aver accettato un lavoro promettente alla televisione lituana.
    Alessandro

  12. Anellidifumo ha detto:

    Luca, ci siamo dimenticati alcuni aggettivi fondamentali, sia tu che io. Sono: doppio, ambiguo, subdolo e falso. Adesso ci sono veramente tutti. 🙂