In un momento in cui il massiccio attacco clericale a cui siamo sottoposti fa sembrare rivoluzionario qualsiasi sospiro di laicità, è con piacere che ricevo da Adele Parrillo la segnalazione della nascita della lega per il divorzio breve.
Mi pare una lodevole iniziativa di civiltà: davvero non si capisce perché per due adulti consenzienti ci vogliano pochi istanti per sposarsi (chi lo può fare, naturalmente) e una vita per divorziare.
10 risposte a “Controcorrente”
Ci vuole tanto perchè quando ci si sposa, in genere, si è solo in 2….quando subentra il divorzio, purtroppo, ci sono anche i figli di mezzo…a meno che non si tratti di un divorzio lampo dopo 1 anno o 6 mesi di matrimonio. (e ce ne sono di casi…). Quindi magari, la legge ci mette qualcosa di suo ma anche i genitori fanno il possibile per “salvare il salvabile”…più che per loro, per i figli.
Ci vorrebbe, come con le assicurazioni, una sorta di constatazione amichevole. Col CID firmato divorzio semplificato.
e gi avvocati si ingrassano…
Credo che i tempi lunghi siano un retaggio di quando il matrimonio era ancora considerato indissolubile dai più, e la separazione serviva, in teoria, a “pensarci su” prima di sciogliere qualcosa che nelle intenzioni doveva essere eterno, o quantomeno vitalizio. Personalmente credo che “pensarci su” non faccia male (specialmente a quelli che si sposano in serie, ogni volta “per sempre”), ma non vorrei incorrere nell’errore di giudicare la gente per quello che fa a casa sua.
Un’abbreviazione dei tempi sarebbe utile a molti. Chi non vuole vivere insieme non lo fa comunque.
Caro Ivan,
sabato scorso, a Piazza Navona, Marco Pannella nel salutarmi ha fatto una battuta:” fai (facciamo) il divorzio breve senza esserti mai sposata!”
In verità nella battaglia che sto conducendo con la LIFF (Lega Italiana Famiglie di Fatto), il problema del divorzio, e cioè di poterlo ottenere … e in tempi non lunghissimi, non è secondario alla possibilità di costituire una nuova famiglia.
Per questo ti ringrazio per l’attenzione che hai mostrato a questo nuovo progetto. Tu sei senza dubbio una tra le persone con le quali è possibile affrontare insieme tante lotte.
Un caro saluto
Magari 3 anni dall’inizio della separazione sono troppi, ma 5 minuti per divorziare sono davvero troppo pochi. Lo Stato riconosce dei diritti a chi si sposa e chiede -in cambio- una certa stabilità e un certo impegno…
Ivan, dimmi tu cosa è meglio: un divorzio meditato o il sesto comma dell’art.13 sui Dico?
[Per la cronaca, in base a tale comma, chi ha sottoscritto un Dico, può privare il partner dei diritti patrimoniali, di quelli successori e delle altre agevolazioni in 5 minuti: basta andare in comune e sposarsi con un amico/a compiacente]
Se servisse ad accorciare quella sottospecie di agonìa che può diventare un divorzio (mia esperienza indiretta ma molto vicina), ben vengano tutti gli accorgimenti del caso.
Soprattutto quando si sa (e benissimo) che i figli sono sempre e comunque quelli che ci rimettono. Sempre.
Spero che con la formazione di questa Lega si possa finalmente divorziare in tempi più salutari…..Sì, perchè i tempi lunghi, le infinite udienze in caso di separazione giudiziale, i ricatti, le angherie….fanno star male. Io sono separata da 2 anni e il mio ex ogni volta sembra lì lì per la consensuale ma poi….ci ripensa. specialmente adesso che ho un compagno potete immaginare. A cose servono queste lungaggini? Già che dal momento che presenti istanza di separazxione in tribunale, prima che ci sia l’udienza presidenziale passano almeno 4 mesi……..Secondo la mia esperienze e osservando gli altri paesi civili, basterebbe un anno trascorso il quale si ottiene il divorzio, sia con separazione consensuale che giudiziale. Ma succederà mai in Italia?
vi mando questo link che a me ha fatto gelare il sangue nelle vene.
http://kattolikamente.splinder.com/post/11868274
tre anni sono veramente troppi, sopratutto se non ci sono figli ed il matrimonio è stato una stella cadente, durato meno dei tre anni di tempo che abbiamo per “riflettere” se procedere o meno; sono convinto che siano statisticamente poche le persone che hanno un ripensamento; una volta separati la questione è chiusa