20 Maggio 2007

Il sonno del cafone

Diario

Sono sull’aereo per Mosca, posto 5C. Il signore al posto 4C ha deciso di dormire e ha pertanto reclinato il suo sedile, con gesto improvviso e appena in tempo frenato da un mio urlo strozzato (ma pur sempre un urlo: una cosa tipo un “nonononono!!!” silenziato e inghiottito) quando mi sono accorto che il vertiginoso e repentino ridursi dell’angolo tra il tavolinetto e il sedile davanti avrebbe di certo ridotto il mio povero computer in frantumi.


Il passeggero 4C, richiamato dall’urlo strozzato, si è girato, mi ha guardato seccato e ha detto: “Ah, vabbè… per favore però mi avvisi quando ha finito di lavorare”. Capito? Come avesse ragione lui!
Io che delle volte mi pare di avere una buona educazione da boy-scout che fa attraversare le vecchine (e che in questi momenti francamente detesto) come un deficiente sono semplicemente riuscito a biascicare (tentando un’acida ironia che il tipo non ha comunque percepito) una cosa tipo: “No guardi, faccia pure (sono un deficiente, lo so), l’importante è che non mi distrugga il computer”.
Ho quindi spostato il mio laptop di traverso, mi sono ridotto a digitare come avessi gravi problemi di mobilità al braccio sinistro, e il ganzo ha potuto finalmente stendersi per bene. Ora il cafone è qui, che dorme beato, sul suo sedile talmente reclinato che io quasi potrei fargli i grattini sulla testa.
Le compagnie aeree dovrebbero fare una campagna informando i passeggeri del fatto che i sedili sono sì reclinabili ma questo non significa che debbano essere reclinati per forza. Non so, un bell’annuncio del tipo: “Prima di reclinare il vostro sedile, vi preghiamo di ricordarvi che c’è un altro essere umano seduto dietro di voi”.

Morale della favola: non tutto quello che è possibile tecnicamente è accettabile socialmente. Tra un’oretta e mezza finalmente atterriamo.

13 risposte a “Il sonno del cafone”

  1. dom&max ha detto:

    Ma invece di usare il pc non potevi dedicare qualche minuto a quello che ha scritto Fassino oggi su Repubblica e magari prendere posizione??
    A presto
    Dom & Max

  2. dom&max ha detto:

    Ma invece di usare il pc non potevi dedicare qualche minuto a quello che ha scritto Fassino oggi su Repubblica e magari prendere posizione??
    A presto
    Dom & Max

  3. dom&max ha detto:

    Ma invece di usare il pc non potevi dedicare qualche minuto a quello che ha scritto Fassino oggi su Repubblica e magari prendere posizione??
    A presto
    Dom & Max

  4. dom&max ha detto:

    Ma invece di usare il pc non potevi dedicare qualche minuto a quello che ha scritto Fassino oggi su Repubblica e magari prendere posizione??
    A presto
    Dom & Max

  5. Marco S. ha detto:

    Boston-Roma, scena simile. Stanco, scrivo, il sedile davani si reclina improvvisamente. Frappongo un ginocchio ad ostacolarne il movimento, il sedile si ritrae, ci riprova, ancora ginocchio. Resisto al dolore. Si volta la vecchia di merda: “Mi lasci reclinare il sedile!! E’ un diritto di ogni passeggero!” ed io, “le dispiacerebbe non reclinarlo del tutto?” “no, è un mio diritto, se vuole chiami lo stewart”.
    Chiamo lo stewart, che dice che non ci puo’ fare niente, ma che puo’ chiederle di tirarlo su al momento del pranzo. Nonostante non ne avessi alcuna voglia, attendo il pranzo, per essere sicuro che la vecchia di merda venisse svegliata dalle hostess e perdesse quel filo di sonno che avesse conquistato.
    A bastardo, bastardo e mezzo. Un’altra tecnica è quella del getto d’aria fredda orientato verso il sedile davanti, ma nel mio aereo iberia, l’aria non c’era.

  6. carcamanno ha detto:

    altre tecniche di difesa personalmente sperimentate.
    -prendere contro accidentalmente allo schienale al fine di creare un contraccolpo alla testa del prepotente di turno. Ripere l’operazione nel caso il suddetto non si giri incagnito.
    -soffiare con forza al fine di creargli fastidio sulla testa. Ripere l’operazione nel caso il suddetto non si giri incagnito.
    – appoggiare il libro in alto sullo schienale in modo da infastidirgli la testa. Funziona meglio con tomi alla Faletti e se i capelli si infilano tra le pagine creandogli dolore
    Se si e’ di fianco a uno di questi soggetti far scattare il proprio istinto di supereroe alzandosi spesso (funziona se si e’ interni col sedile ovviamente) e fingendo una cistite (“sa ho i calcoli ai reni, devo bere molto”).
    Di solito continua a mantenere il sedile reclinato ma almeno fa un viaggio schifoso come il vostro.

  7. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    non c’entra nulla ma questa intervista di Gianni Rivera a El Pais, offre uno sguardo interessante non solo sul calcio, ma anche sul Milan e sul suo proprietario:
    http://www.elpais.com/articulo/deportes/entrenadores/todos/iguales/elpepudep/20070522elpepidep_5/Tes

  8. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    non c’entra nulla ma questa intervista di Gianni Rivera a El Pais, offre uno sguardo interessante non solo sul calcio, ma anche sul Milan e sul suo proprietario:
    http://www.elpais.com/articulo/deportes/entrenadores/todos/iguales/elpepudep/20070522elpepidep_5/Tes

  9. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    non c’entra nulla ma questa intervista di Gianni Rivera a El Pais, offre uno sguardo interessante non solo sul calcio, ma anche sul Milan e sul suo proprietario:
    http://www.elpais.com/articulo/deportes/entrenadores/todos/iguales/elpepudep/20070522elpepidep_5/Tes

  10. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    non c’entra nulla ma questa intervista di Gianni Rivera a El Pais, offre uno sguardo interessante non solo sul calcio, ma anche sul Milan e sul suo proprietario:
    http://www.elpais.com/articulo/deportes/entrenadores/todos/iguales/elpepudep/20070522elpepidep_5/Tes

  11. Il Grande Rouge ha detto:

    Marco S., da buon esperto ti posso garantire che la soluzione ginocchio è senza dubbio la migliore. Lo pianti con forza in mezzo al sedile e l’idiota davanti sente lo spezzarsi della schiena in un attimo. La polemica non avviene quasi mai. E, quando succedesse, un bel “Mi spiace, ho le gambe lunghe e non posso fare altrimenti.” risolve ogni questione. Il ginocchio fa un po’ male ma le probabilità che l’imbecille resista più di 5 minuti sono bassissime. Metodo testato su Iberia, British, Air France, Alitalia. Sulla Thai non c’è n’è stato bisogno. Anche in seconda classe lo spazio è enorme. 🙂

  12. B ha detto:

    Concordo con TheBigRed:
    il ginocchio è infallibile e funziona sempre.:o)

  13. Barbara ha detto:

    Avviso ai naviganti del cielo, nonchè comunicazione di servizio (per non rimanere a terra):
    se dovete andare negli States, occhio al passaporto !
    Se non lo avete super-spaziale (cioè elettronico), o semi-spaziale (con foto digitale), ma sempliciotto (con codice a barre per lettura ottica), occhio alla data di rilascio/rinnovo !
    Ci sono due date fatidiche da tenere in considerazione: il 26 ottobre 2005 ed il 26 ottobre 2006.
    Fatevi i vostri controlli, e poi vedete se sia il caso di dover richiedere il visto Usa.
    Il sito della Polizia di Stato – sezione Passaporto – vi aiuterà a capirci qualcosa (davvero !).
    Alla sottoscritta è appena capitato di rimbalzare come una palla di gomma al check-in Alitalia, perchè sprovvista di visto.
    E quindi, invece di partire per le lontane Americhe, se ne è dovuta tornare mesta-mesta a casa col tassista simpaticone ed intelligentone, che, raccattandomi alle 6.45 all’aeroporto di Firenze-Peretola – sezione arrivi – quando ancora non è atterrato nessun volo – fa il battutone: ‘E non siamo partiti, eh ??’…
    Meno male che sono per la non violenza..:o)