15 Luglio 2007

Zombie

Diario

Alcuni italiani affidano il proprio futuro al nascente Partito Socialista Italiano. Un “partito politico italiano del passato”, come meglio non potrebbe dire la definizione di Wikipedia.

20 risposte a “Zombie”

  1. Filippo ha detto:

    Ivan, non un gran post. Mi spiace constatarlo. E’ vero che la scelta del nome e’ infelice, assai infelice per avere nelle proprie file Bobo Craxi e De Michelis, ma e’ anche vero che dare dello zombie del passato a un movimento che non si e’ nemmeno nato e’ quantomeno pretestuoso.
    I neo(ri)nati socialisti potrebbero rappresentare una forza rinnovatrice nello scacchiere politico italiano, ma per farlo dovranno sapere guardare al 21o secolo. Sapranno farlo? Non so, lo spero per loro. Noi possiamo solo attendere ottobre, quando verranno resi noti programmi et similia. Fino ad allora bollarli come zombie non mi pare ne’ particolarmente acuto ne’ lungimirante.

  2. Upanisad ha detto:

    Eh già. Perchè la DC 2.0 che ci si ostina a chiamare PD e di cui Scalfari su La Repubblica di oggi ipotizza una prossima alleanzaa con l’UDC è una grossa novità! Una sfida fra uovo sodo e acqua calda. Wow!

  3. maria teresa ha detto:

    signor scalfarotto, che ineleganza. è un pò come il bue che dice cornuto all’asino. si contenga. buona serata

  4. WalkA ha detto:

    caro Ivan, se il tuo “fare” politica si alimenta di battute infelici e semplicistiche come queste, il bisogno di cambiamento che dichiari di volere rappresentare non credo andrà molto lontano. E aggiungo, purtroppo.

  5. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    il Paritto Socialista Italiano oltre ad essere uno zombie (morto dopo l’abboffata craxiana) ha una storia importantissima, non meno di quella di Garibaldi! Il PSI é stato il primo embrione della sinistra italiana.
    Bonomi, Bissolati, Turati, LAbriola, Matteotti,i fratelli Rosselli sono nomi che dovrebbero ricordare qualcosa.
    Dopo aver perso la grande ocassione (riassumo = all’inizio del secolo scorso Turati rifiuto’ la storica opportunità di andare al governo declinando l’invitio del liberale Giolitti……ritartando cosi’ di non so’ quasi decenni l’arrivo della sinistra al potere). Col ritorno della democrazia i socialisti persero smalto e con esso il loro primato nella sinistra (il PCI, nato da una costola socialista, aveva oramia superato il partito madre).
    Poi gli anni sono passati fino ad arrivare alla svolta craxiana: conosciamo il seguito. MA il PSI non é stato solo Craxi.
    Oltre a Craxi nel PSI c’era gente come Loris Fortuna, il cui nome forse ti suonerà ed é un peccato che si dimentichi (Legge Baslini -Fortuna = Legge sul Divorzio)
    Sta di fatto che la sinistra da li’ viene (gli eredi del PCI lo ammettono difficilmente ma il picci’ da li nacque ). E che personaggi assolutamnte poco esemplari (veri derelitti dell’avventura craxiana) non devono farcelo dimenticare.
    SE Boselli and Co (ci sono stavolta i radicali o no?) vogliano cercare di dare vita ad una vera forza riformista socialista benvenga. Il paese ne ha bisogno.
    Per farlo dovrà solo avere il coraggio di fare un po’ di pulizia di idee e di persone all’interno del partito. Come dice Filippo: “Sapranno farlo? Non so, lo spero per loro”. E per l’Italia.

  6. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    il Paritto Socialista Italiano oltre ad essere uno zombie (morto dopo l’abboffata craxiana) ha una storia importantissima, non meno di quella di Garibaldi! Il PSI é stato il primo embrione della sinistra italiana.
    Bonomi, Bissolati, Turati, LAbriola, Matteotti,i fratelli Rosselli sono nomi che dovrebbero ricordare qualcosa.
    Dopo aver perso la grande ocassione (riassumo = all’inizio del secolo scorso Turati rifiuto’ la storica opportunità di andare al governo declinando l’invitio del liberale Giolitti……ritartando cosi’ di non so’ quasi decenni l’arrivo della sinistra al potere). Col ritorno della democrazia i socialisti persero smalto e con esso il loro primato nella sinistra (il PCI, nato da una costola socialista, aveva oramia superato il partito madre).
    Poi gli anni sono passati fino ad arrivare alla svolta craxiana: conosciamo il seguito. MA il PSI non é stato solo Craxi.
    Oltre a Craxi nel PSI c’era gente come Loris Fortuna, il cui nome forse ti suonerà ed é un peccato che si dimentichi (Legge Baslini -Fortuna = Legge sul Divorzio)
    Sta di fatto che la sinistra da li’ viene (gli eredi del PCI lo ammettono difficilmente ma il picci’ da li nacque ). E che personaggi assolutamnte poco esemplari (veri derelitti dell’avventura craxiana) non devono farcelo dimenticare.
    SE Boselli and Co (ci sono stavolta i radicali o no?) vogliano cercare di dare vita ad una vera forza riformista socialista benvenga. Il paese ne ha bisogno.
    Per farlo dovrà solo avere il coraggio di fare un po’ di pulizia di idee e di persone all’interno del partito. Come dice Filippo: “Sapranno farlo? Non so, lo spero per loro”. E per l’Italia.

  7. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    il Paritto Socialista Italiano oltre ad essere uno zombie (morto dopo l’abboffata craxiana) ha una storia importantissima, non meno di quella di Garibaldi! Il PSI é stato il primo embrione della sinistra italiana.
    Bonomi, Bissolati, Turati, LAbriola, Matteotti,i fratelli Rosselli sono nomi che dovrebbero ricordare qualcosa.
    Dopo aver perso la grande ocassione (riassumo = all’inizio del secolo scorso Turati rifiuto’ la storica opportunità di andare al governo declinando l’invitio del liberale Giolitti……ritartando cosi’ di non so’ quasi decenni l’arrivo della sinistra al potere). Col ritorno della democrazia i socialisti persero smalto e con esso il loro primato nella sinistra (il PCI, nato da una costola socialista, aveva oramia superato il partito madre).
    Poi gli anni sono passati fino ad arrivare alla svolta craxiana: conosciamo il seguito. MA il PSI non é stato solo Craxi.
    Oltre a Craxi nel PSI c’era gente come Loris Fortuna, il cui nome forse ti suonerà ed é un peccato che si dimentichi (Legge Baslini -Fortuna = Legge sul Divorzio)
    Sta di fatto che la sinistra da li’ viene (gli eredi del PCI lo ammettono difficilmente ma il picci’ da li nacque ). E che personaggi assolutamnte poco esemplari (veri derelitti dell’avventura craxiana) non devono farcelo dimenticare.
    SE Boselli and Co (ci sono stavolta i radicali o no?) vogliano cercare di dare vita ad una vera forza riformista socialista benvenga. Il paese ne ha bisogno.
    Per farlo dovrà solo avere il coraggio di fare un po’ di pulizia di idee e di persone all’interno del partito. Come dice Filippo: “Sapranno farlo? Non so, lo spero per loro”. E per l’Italia.

  8. L'altro Filippo ha detto:

    Ivan,
    il Paritto Socialista Italiano oltre ad essere uno zombie (morto dopo l’abboffata craxiana) ha una storia importantissima, non meno di quella di Garibaldi! Il PSI é stato il primo embrione della sinistra italiana.
    Bonomi, Bissolati, Turati, LAbriola, Matteotti,i fratelli Rosselli sono nomi che dovrebbero ricordare qualcosa.
    Dopo aver perso la grande ocassione (riassumo = all’inizio del secolo scorso Turati rifiuto’ la storica opportunità di andare al governo declinando l’invitio del liberale Giolitti……ritartando cosi’ di non so’ quasi decenni l’arrivo della sinistra al potere). Col ritorno della democrazia i socialisti persero smalto e con esso il loro primato nella sinistra (il PCI, nato da una costola socialista, aveva oramia superato il partito madre).
    Poi gli anni sono passati fino ad arrivare alla svolta craxiana: conosciamo il seguito. MA il PSI non é stato solo Craxi.
    Oltre a Craxi nel PSI c’era gente come Loris Fortuna, il cui nome forse ti suonerà ed é un peccato che si dimentichi (Legge Baslini -Fortuna = Legge sul Divorzio)
    Sta di fatto che la sinistra da li’ viene (gli eredi del PCI lo ammettono difficilmente ma il picci’ da li nacque ). E che personaggi assolutamnte poco esemplari (veri derelitti dell’avventura craxiana) non devono farcelo dimenticare.
    SE Boselli and Co (ci sono stavolta i radicali o no?) vogliano cercare di dare vita ad una vera forza riformista socialista benvenga. Il paese ne ha bisogno.
    Per farlo dovrà solo avere il coraggio di fare un po’ di pulizia di idee e di persone all’interno del partito. Come dice Filippo: “Sapranno farlo? Non so, lo spero per loro”. E per l’Italia.

  9. anna77 ha detto:

    Perché ti impigli in certe ovvie fobie demagogiche?
    Perché non sei capace di uscire – anche tu – dagli schemi ovvi del pensiero corrente?
    La voglio considerare una svista maramalda e superficiale e continuare a sperare che tu capisca che la politica fatta così non porta da nessuna parte.

  10. L'altro Filippo ha detto:

    Aggiugno al post di Filippo: non é infelice il nome del partito (dicui ho appena ricordato la storia). Ma la gente che lo svilito , corrotto ed tuilizzato per i propri fini (l’accumulo di potere e denaro) macchiando cosi’ un passato importante. E la macchia pesa ancora. MA la colpa non é del nome “Socialista” ma della gente che c’era dentro, l’errore é lasciarla stare dentro (Ricordo un solo caso: Craxi é stato deputato x Forza Italia per poi passare all’Ulivo)

  11. L'altro Filippo ha detto:

    Aggiugno al post di Filippo: non é infelice il nome del partito (dicui ho appena ricordato la storia). Ma la gente che lo svilito , corrotto ed tuilizzato per i propri fini (l’accumulo di potere e denaro) macchiando cosi’ un passato importante. E la macchia pesa ancora. MA la colpa non é del nome “Socialista” ma della gente che c’era dentro, l’errore é lasciarla stare dentro (Ricordo un solo caso: Craxi é stato deputato x Forza Italia per poi passare all’Ulivo)

  12. L'altro Filippo ha detto:

    Aggiugno al post di Filippo: non é infelice il nome del partito (dicui ho appena ricordato la storia). Ma la gente che lo svilito , corrotto ed tuilizzato per i propri fini (l’accumulo di potere e denaro) macchiando cosi’ un passato importante. E la macchia pesa ancora. MA la colpa non é del nome “Socialista” ma della gente che c’era dentro, l’errore é lasciarla stare dentro (Ricordo un solo caso: Craxi é stato deputato x Forza Italia per poi passare all’Ulivo)

  13. L'altro Filippo ha detto:

    Aggiugno al post di Filippo: non é infelice il nome del partito (dicui ho appena ricordato la storia). Ma la gente che lo svilito , corrotto ed tuilizzato per i propri fini (l’accumulo di potere e denaro) macchiando cosi’ un passato importante. E la macchia pesa ancora. MA la colpa non é del nome “Socialista” ma della gente che c’era dentro, l’errore é lasciarla stare dentro (Ricordo un solo caso: Craxi é stato deputato x Forza Italia per poi passare all’Ulivo)

  14. Fabio ha detto:

    Chissà perché gli italiani hanno una gran passione per la storia: tutto quel che sa di muffa, in un modo o nell’altro, merita incensi, celebrazioni e, soprattutto, continue, cocciute, infinite riedizioni. Capisco che siamo circondati da reperti storici e archeologici, rovine, sassi e vestigia dell’età dell’oro, per cui il culto del passato – non il rispetto, la curiosità, l’interesse: il culto, invece, la religione – fa parte del nostro DNA, però, francamente, non trovo nulla di scandaloso nel fatto che qualcuno nel 2007 – duezerozerosette – faccia notare che un partito che, rinascendo – e già andiamo male – si richiama socialista – come se gli ultimi venti o trentanni fossero stati un accidente, uno scivolone nell’eterna e sempre uguale ruota della storia – e , per giunta, raccoglie fisicamente, in un sol luogo, demicheliscraxizavattierintiniboselli, sia uno zombie. Ma è l’alba dei morti viventi! E’ un incubo di Dario Argento, una sceneggiatura di Lamberto Bava… Ma che è?? Ma è possibile che non si riesca ad andare oltre le solite dicotomie scatafasciate e marcite da duecento anni di polvere, di sangue e di noia? E destra e sinistra, e fascisti e comunisti, e socialisti e nonsoche… Ma che palle… Che palleeee!!!!! Una noia mortale, indicibile, un partito con la flebo ideologica e il catetere gonfio che ramazzerà un po’ di voti di clientela, insieme a quelli di due o tre ingenui studenti e di qualche prigionierio dei libri di storia. Che palle…

  15. Anellidifumo ha detto:

    Già, il futuro dell’Italia (o almeno il tuo) è nel partito dell’Opus Dei, alleato con l’Udc, non con il Psi.
    Auguri!

  16. Anellidifumo ha detto:

    Accidenti, un vero successo perfino secondo i lettori del tuo blog, questo post… complimenti. Non basterà a farti scendere dal piedistallo di chi pensa di essere sempre nel giusto, ma magari aiuta. Come dici? Sono ottimsta?

  17. francescoQQ ha detto:

    DA CHE PULPITO VIENE LA PREDICA….
    TU IVAN CHE ADERISCI AD UN PARTITO (PCI–PDS–DS) CHE TUTT’ALTRO SI POSSA DIRE TRANNE CHE NON SIA DEL PASSATO…SOLO CHE COME TUTTI QUELLI CHE DEL LORO PASSATO DEBBONO VERGOGNARSI (PERCHE’ HANNO FALLITO POLTICAMENTE…ANCHE PER LE QUESTIONI GAY!!!) NON HANNO IL CORAGGIO DI CHIAMARSI COME SI CHIAMAVANO ORIGINARIAMENTE, E PER RIFARSI UNA VERGINITA’ DICHIARANO ANCHE DI NON ESSERE MAI STATI COMUNISTI (SI VEDA VELTRONI MA ANCHE FASSINO SE NON D’ALEMA O IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CHE HA DETTO CHE IN FONDO LUI E’ SEMPRE STATO UN SOCIALDEMOCRATICO…MA ALLORA PERCHE’ FACEVA IL DIRIGENTE DEL PCI INVECE CHE DEL PSDI???).

  18. Moreno Puiatti ha detto:

    Il socialismo è una cosa seria, i socialisti italiani un po’ meno.
    I craxiani poi!
    Angius dal partito post-Berlinguer al partito di Bobo Craxi, De Michelis, etc.
    Se invece di fare la distinzione fasulla tra laici e cattolici, facessimo una distinzione reale tra onesti e disonesti, allora ha fatto bene Ivan ad entrare nel partito in cui c’è Rosy Bindi. La questione morale è la vera discriminante.

  19. Guido ha detto:

    La distinzione tra laici e cattolici, ovvero tra i laici e coloro che ritengono di avere in tasca la verità divina, non è fasulla. E’ molto sostanziale.
    I laici sono coloro che ammettono che anche le visioni del mondo diverse dalle loro possono avere una valenza ed, in quanto tali, non debbano essere soppresse e devono essere rispettate in quanto tentativi diversi, ma ugualmente significativi, di raggiungere il bene comune.
    Sono coloro che si chiedono “se Dio è con noi, chi sta con loro?”
    In pratica, mentre un non laico dice “la mia libertà finisce dove inizia la tua”, un laico dice “la mia libertà inizia dove INIZIA la tua. E, nonostante farò tutto il possibile per avere ragione e fare le cose giuste, esiste la possibilità che io abbia torto e quindi, la soppressione delle tue idee, potrebbe impedirmi, all’arrivo ad un vicolo cieco, di prendere una via alternativa”.
    E si riflette nella pratica nel momento in cui, per esempio, il diritto di esprimere la propria opinione viene discriminato definendo gli “onesti” una parte dell’elettorato ed i “disonesti” un’altra parte.
    La verità è che chi, come me, è di sinistra, fin’ora ha due scelte: da un lato un sarchiapone (il PD) che non si sa chi sia ma si sa solo che avrà un influsso, da parte del Vaticano, superiore a quanto sperimentato nell’intera storia della Repubblica.
    Dall’altro un partito, la Sinistra Italiana che, con fare integralista, si ostina su scelte sbagliate per paura di cambiare opinione persino sul colore dei calzini.
    Entrambi non laici, entrambi sterili.
    Io ho sperato che gruppi come iMille vertessero il PD in un partito laico. Ora spero molto meno.
    Reclamo quindi il mio diritto di sperare che si formi un alternativa. Se essa si chiama Partito Socialista Italiano… beh… meglio.
    Io sono Socialista in quanto laico e di sinistra.
    Forse Craxi non lo era ma anche questo dovrà essere sottoposto al vaglio della storia e non certo all’insindacabile giudizio dei suoi avversari politici.
    Ed è certo i giudizi su ciò che ancora non è non possono che essere considerati intempestivi.
    Guido

  20. Giorgio Ravera ha detto:

    Sono sinceramente sconcertato!!!
    Vogliamo fondare il nuovo partito riformista italiano e usiamo le battutine della pre-prima repubblica?? E sinceramente se questo è il modo di dialogare con chi, molto propabilmente, ci darà i voti per tenere in piedi un governo di centro-sinistra, mi spiace ma è meglio che con i mille “giovani” andiate in vacanza, altro che lista! E poi, a proposito di ZOMBIE, non trovi caro Ivan che sia ridicolo dire che i giovani del paese sono i 40enni??? e allora noi sotto i trenta cosa siamo, feti che camminano????
    Sono sconcertato anche perchè non c’è una tua sola risposta, un chiarimento, una precisazione. Ed è grave per uno che parla ai congressi nazionali del mio partito e si candida tra i leader del PD.
    L’umiltà e la correttezza devono essere sempre alla base di tutto, altrimenti anche il nostro PD può essere tacciato di essere uno “zombie”……..e dopo questo tuo intervento temo che sarà davvero qualcosa di già visto, sentito ed usato. E allora toccherà a noi, i ventenni di oggi, rimboccarci le mani, e cambiare davvero la politica. Perchè la prima riforma deve essere culturale, per alzare il tono del dibattito politico, non scrivere i commenti del qualunquismo…..e se non lo facciamo noi, chi? Se non ora, quando?
    Giorgio