2 Agosto 2007

Vive la difference

Diario

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Oggi in ufficio. Una collega russa mi guarda dritto negli occhi e con un’espressione anche abbastanza afflitta mi dice: “Cavoli, siamo ad agosto… è così, è finita l’estate”. Non gliel’ho detto in faccia per non afliggerla ulteriormente ma l’estate, per me che sono italiano, è appena cominciata….

5 risposte a “Vive la difference”

  1. Riccardo Brenna ha detto:

    E pensare che qui a Londra con il tempo che ci ritroviamo l-estate non e’ neppure iniziata….
    Ricc

  2. andrea ha detto:

    riccardo avrei una ipotesi peggiore da proporre su londra… e se fosse finita ad inizio maggio?
    Andrea

  3. riccardo da parigi ha detto:

    per tuo conforto neanche a parigi è mai iniziata …. la aspettiamo tutti con ansia …
    ricc

  4. claudio ha detto:

    anche parlando della meteo ci si deprime in questo blog!
    🙂
    a Bruxelles rivediamo oggi un po’ il sole e la temperatura torna a essere “primaverile” dopo 3 mesi di autunno anticipato…
    Ho finalmente capito il motivo che ci spinge tutti ad entusiasmarci per le vicende italiche, non stiamo a raccontarci palle!!! Anche se all’estero stiamo tutti meglio da quasi tutti i punti di vista… é psicosomatico! Il clima, caspita, quello ci manca davvero! E quando arriva l’estate, e vorremmo mettere via i piumoni invernali, i cappotti, i maglioni di lana e uscire sandali e bermuda… ecco che la “tragica” realtà del clima nord-Europeo ci prende immancabilmente di traverso e mette a nudo quella nostalgia e malinconia che si credeva finalmente repressa dalla lettura delle assurde vicende della lontana patria!
    Non per niente Ivan, quando hai deciso di candidarsi alle primarie lo hai fatto in piena estate… a Roma, avrai pensato che si stava meglio che a Londra. Ritrovarsi a Mosca invece, che sfiga. Ma i DS hanno le mani in pasta anche in Citibank oltre che Unipol? Mi viene il dubbio.
    saluti e auguri di tanta esposizione a irradiazioni solari a tutti

  5. Maria ha detto:

    Un saluto da New York dove c’e’ un caldo pazzesco, ma ti metti la giacca appena entri in un ufficio per via dell’aria condizionata.